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    Coronavirus, rivolta nelle carceri italiane: morti 12 detenuti a Modena e Rieti, diversi evasi a Foggia. Tensione a San Vittore

    Le proteste sono scoppiate dopo le restrizioni imposte ai detenuti a causa dell'emergenza Covid-19

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Mar. 2020 alle 13:06 Aggiornato il 10 Mar. 2020 alle 17:28

    Coronavirus, rivolta nelle carceri italiane: 12 morti a Modena e Rieti

    Aggiornamento: Salgono a 9 i detenuti morti nel carcere di Modena per abuso di farmaci durante la rivolta nel penitenziario. A questi si aggiungono 3 detenuti morti nel penitenziario di Rieti, devastato nella notte, per i quali si parla sempre di decesso per abuso di farmaci.

    Da Modena a Milano sino a Palermo: è rivolta nelle carceri italiane a causa delle restrizioni imposte ai detenuti a causa dell’emergenza Coronavirus. La situazione più grave si è registrata presso il penitenziario Sant’Anna di Modena dove, nella giornata di domenica 8 marzo, 6 detenuti sono deceduti probabilmente per una overdose di farmaci.

    Secondo le informazione trapelate fino ad ora, infatti, nel corso della rivolta diversi detenuti si sarebbero introdotti nell’infermeria dove si sarebbero impossessati di diversi farmaci. Oltre ai 6 detenuti morti, sarebbero in tutto 18 i galeotti attualmente ricoverati, 6 dei quali sarebbero in gravi condizioni. Tra le persone ferite, in modo lieve, vi sarebbero anche tre guardie penitenziarie e sette sanitari.

    Ma le rivolte stanno interessando tutta Italia. Dalla mattinata di lunedì 9 marzo, infatti, è in atto una protesta anche nel carcere San Vittore di Milano dove, come mostrano anche le immagini esclusive di TPI, alcuni detenuti hanno iniziato a bruciare pezzi di cartone dopo essere saliti sul tetto della casa circondariale. Una violenta protesta è scoppiata anche nel carcere di Foggia dove almeno 50 detenuti sono riusciti a scavalcare la cancellata esterna dandosi alla fuga. Trenta degli evasi sono stati rintracciati e bloccati, mentre polizia ed esercito è a caccia degli altri fuggitivi. Secondo quanto raccontato da alcuni quotidiani locali, i detenuti evasi avrebbero tentato di rubare alcune auto per guadagnare la fuga.

    Un tentativo di evasione si è verificato anche all’Ucciardone di Palermo dove alcuni detenuti hanno provato a scavalcare la recinzione del penitenziario. Il tentativo di fuga è stato bloccato dalla polizia penitanziaria, mentre carabinieri e polizia, in tenuta antisommossa, hanno circondato le mura del carcere. Altre rivolte sono scoppiate in numerose carceri italiane. Da Reggio Emilia a Ferrara sino a Verona e Alessandria, dove due detenuti sono morti per overdose di psicofarmaci, sottratti dall’infermeria durante le proteste.

    Secondo quanto riferito dal sindacato della polizia penitenziaria sono 27 in tutto le carceri interessate dalle rivolte dei detenuti, i quali protestano per il divieto delle visite dei parenti a causa delle norme di contenimento del Coronavirus, chiedendo, al tempo stesso, misure cautelari alternative per paura di contrarre il Covid-19 all’interno dei penitenziari.

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