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    Coronavirus in Italia, quanto è contagioso e come si trasmette

    Di TPI
    Pubblicato il 21 Feb. 2020 alle 15:38 Aggiornato il 21 Feb. 2020 alle 15:39

    Coronavirus in Italia, quanto è contagioso e come si trasmette

    È notizia di oggi, 21 febbraio 2020: il Coronavirus è arrivato in Italia, in Lombardia per la precisione. La premessa è d’obbligo: niente panico. Ma la domanda che in tanti si stanno facendo è: quanto è contagioso il coronavirus e come si trasmette? Vediamolo insieme.

    Ogni persona contagiata dal virus 2019-nCov può infettarne in media altre 2,6 persone, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5: le stime sono dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, che collaborano con l’Organizzazione mondiale della sanità.

    “Il periodo di incubazione è di 5,2 giorni”, le parole dell’infettivologo Massimo Galli, professore all’Università di Milano-Ospedale Sacco. “Il periodo di contumacia quindi di quarantena per capire se il virus si è manifestato è di 14 giorni”. Il virus 2019 n-CoV, secondo uno studio di Lancet, potrebbe essere trasmesso anche da persone che, pur avendo già l’infezione, non mostrano di avere sintomi: sarebbe questo il caso del paziente ricoverato in Lombardia. Per questo è cruciale isolare i pazienti e mettere in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti con i malati.

    I SINTOMI DEL CORONAVIRUS

    Come si trasmette? Il virus può essere trasmesso da persona a persona, in genere dopo un contatto stretto con un paziente infetto. Il principale fattore di contagio è lo spostamento delle persone affette da Coronavirus: per questo motivo i pazienti (o i sospetti pazienti) sono messi in quarantena. I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso la saliva, tossendo e starnutendo; con contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose); toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi (anche se questa trasmissione è più difficile); infine, con la contaminazione fecale.

    QUI IL SITO UFFICIALE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
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