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    Coronavirus, 80 studenti si laureano via Skype all’Università di Pavia

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 4 Mar. 2020 alle 16:49 Aggiornato il 4 Mar. 2020 alle 17:30

    Coronavirus, prime lauree via Skype all’Università di Pavia

    Mentre il governo discute la chiusura di scuole e atenei per almeno due settimane, in alcune Università della zona “gialla”, in cui sono già previste misure restrittive per evitare il contagio da coronavirus, si sono tenute le prime lauree discusse via Skype: questa mattina, martedì 4 marzo, all’Università di Pavia le commissioni docenti della facoltà d’Ingegneria si sono collegate online con un’ottantina di laureandi.

    “La commissione dei docenti è fisicamente in un’aula dell’Ateneo, mentre i laureandi sono connessi in remoto con la possibilità di esibire lucidi o slide e condividere filmati. Anche per il pubblico non è una semplice diretta streaming, ma un collegamento interattivo che consentirà, a fine sessione, il classico applauso di festeggiamento per il neo-dottore!”, scrive lo staff dell’Università di Pavia in un post condiviso su Facebook.

    Come spiega Lalo Magni, ordinario al dipartimento di Ingegneria civile e Architettura, le sedute non costringono il laureando a discutere la tesi completamente isolato, perché possono essere seguite da 250 utenti, amici e parenti del laureando che hanno la possibilità di collegarsi a loro volta per partecipare. “Ci sono stati anche studenti cinesi e indiani collegati dalle loro città. Anche i loro familiari hanno assistito alla cerimonia”, ha raccontato Magni all’Agi.

    “Lunedì abbiamo fatto una prova con 140 persone collegate e ha funzionato. Ora partiamo con le lauree e, se l’emergenza dovesse proseguire, dalla prossima settimana siamo pronti a gestire lezioni interattive con gli studenti, possibilmente nelle stesse ore in cui avrebbero avuto lezione. Questo tipo di collegamento consentirà agli studenti di fare domande, interagire” ha continuato il docente. “Cercheremo di dare alla cerimonia la giusta importanza anche se celebrata a distanza, proclamando i laureati con la toga e tutti i crismi del rituale”, ha concluso il professore.

    Intanto, anche l‘Università degli studi di Udine ha iniziato ad organizzarsi e si dice pronta ad avviare, se l’emergenza coronavirus dovesse protrarsi, un programma di didattica alternativa “a distanza”, che consenta agli studenti di non perdere ulteriori giorni di lezione, iniziando così il secondo semestre. Un gruppo di lavoro, che si avvale della consulenza di docenti di area informatica e del supporto dei servizi tecnici e operativi dell’Università, sta testando da diversi giorni l’efficacia e la stabilità di alcuni applicativi, mentre i coordinatori dei corsi di studio stanno riprogrammando la didattica per fronteggiare l’emergenza.

    Già questa settimana – si legge in una nota del Rettore dell’ateneo friulano Roberto Pinton –  se i test garantiranno un servizio di qualità, alcuni Dipartimenti renderanno disponibili online, oltre ai corsi già erogati a distanza, alcune lezioni in modalità streaming o in podcast. Dalla prossima settimana il servizio verrà esteso gradualmente a tutti i corsi di laurea. Si stanno studiando pure modalità di interazione che permettano agli studenti, anche da casa, di intervenire durante la lezione e al docente di organizzare specifici forum o chat a carattere laboratoriale.

    Il rettore spiega inoltre che gli uffici stanno definendo con i laureandi le modalità di recupero delle prove d’esame per permettere loro di laurearsi entro questa sessione. “Le sedute di laurea sospese verranno recuperate appena possibile e così pure le prove d’esame, che potranno essere ri calendarizzate già a partire dalla prossima settimana, non escludendo anche in questo caso la possibilità di ricorrere a soluzioni a distanza”, ha spiegato il rettore.

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