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    Il Coronavirus arriva a Milano: un caso ufficiale, diversi sospetti

    Si tratta di uomo di Sesto San Giovanni, ricoverato al San Raffaele da una settimana. Beppe Sala: "Non consigliamo ai milanesi di stare a casa, ma di ridurre la socialità"

    Di TPI
    Pubblicato il 22 Feb. 2020 alle 19:37 Aggiornato il 22 Feb. 2020 alle 19:49

    Coronavirus in Italia, primo caso a Milano

    Il Coronavirus è arrivato a Milano. L’assessorato al Welfare della Regione Lombardia ha confermato ufficialmente la prima positività nel capoluogo: si tratta di un uomo, residente a Sesto San Giovanni, che da una settimana è ricoverato all’Ospedale San Raffaele.

    Le voci su tre casi sospetti presso l’Ospedale fondato da Don Verzé si rincorrevano fin dalla mattinata, ma fino a pochi minuti fa la Regione aveva parlato di controlli ancora in corso, così come avvenuto per altri casi non di dominio pubblico, ma senza riscontri oggettivi.

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    Nel contempo, voci non confermate parlano di casi sospetti tra dipendenti pubblici, che per varie ragioni negli scorsi giorni si sono recati presso il focolaio dell’epidemia nel Lodigiano.

    Non è ancora chiaro se la persona ricoverata al San Raffaele abbia avuto o meno contatti con questa zona, ma si tratta del primo caso ufficialmente confermato di positività al Covid-19 nella città di Milano.

    In città sale la preoccupazione, anche perché pensare di adottare misure simili a quelle di Codogno non è affatto semplice, nel cuore pulsante dell’economia italiana.

    Rispetto alla possibile emanazione di un’ordinanza, il Sindaco Giuseppe Sala ha detto: “Non consigliamo ai milanesi di restare a casa, ma di ridurre la socialità”, aggiungendo “i nostri servizi e uffici continueranno a restare aperti”.

    Il Sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri, non ha confermato l’ipotesi secondo la quale il paziente ricoverato in Piemonte sia un dipendente di un’azienda del Comune del sudovest milanese: “Sto verificando la notizia a tutti i livelli. Da poco ho sentito i vertici della Regione Piemonte. Ancora non c’è nessuna certezza perché la notizia non è trapelata da Regione ma probabilmente da personale medico che ha in cura questo paziente – di cui non conosco l’identità – che starebbe comunque abbastanza bene”.

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