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    Caso Consip: Tiziano Renzi rinviato a giudizio per traffico d’influenze. Un anno a Verdini per turbativa d’asta

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 27 Set. 2021 alle 17:12

    Gli ex parlamentari Denis Verdini e Ignazio Abrignani – che avevano richiesto il rito abbreviato – sono stati condannati a un anno di carcere per il reato di turbativa d’asta. Il procedimento è uno dei filoni dell’inchiesta sulla Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Rinviato a giudizio Tiziano Renzi e con l’ex parlamentare Italo Bocchino e gli imprenditori Carlo Russo e Alfredo Romeo. La prima udienza è stata fissata per il 16 novembre.

    “Turbavano la gara Consip Fm4, ancora nella fase delle valutazioni delle offerte, offrendo un accordo ad Alfredo Romeo” per rilevare un’azienda controllata da Enzo Bigotti – condannato anche lui a un anno -, “che avrebbe permesso a Romeo di ottenere un trenta per cento dei lavori assegnati” da un’altra azienda nell’ambito dello stesso lotto. Sia Verdini che Abrignani sono stati assolti, invece, dall’accusa di concussione.

    In origine per questo filone d’inchiesta la procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione, ma il gip Gaspare Sturzo, nel febbraio scorso, si era opposto. Chiedendo nuove indagini, il giudice per l’indagine preliminare aveva sollecitato pure l’iscrizione nel registro di Verdini, dell’ex parlamentare del suo partito Abbrignani e dell’imprenditore Bigotti. Il gip chiedeva di indagare anche sulle presunte pressioni su Luigi Marroni, all’epoca amministratore delegato della centrale acquisiti della pubblica amministrazione, divenuto un testimone chiave dell’inchiesta e che si è costituito parte civile nel procedimento.

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