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    Caro bollette, ipotesi tassa sugli extra-profitti delle società energetiche. D’accordo Lega e Movimento 5 Stelle

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Gen. 2022 alle 12:16

    Caro bollette, ipotesi tassa sugli extra-profitti delle società energetiche. D’accordo Lega e Movimento 5 Stelle

    “Occorre chiedere a coloro che hanno fatto grandi, grandissimi profitti dall’aumento del prezzo del gas di condividere questi profitti con il resto della società”. Lo ha ribadito Mario Draghi nella conferenza stampa “riparatrice” di lunedì scorso, dopo aver già ipotizzato un contributo a carico dei grandi produttori di energia nella conferenza stampa di fine anno, per far fronte ai rincari vertiginosi che i cittadini subiranno nelle bollette di luce e gas dei primi mesi di quest’anno.

    Una linea che, secondo il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, è “opinione condivisa all’interno del governo”, che in una conferenza stampa a Montecitorio ha annunciato interventi a favore delle categorie più svantaggiati finanziati dagli “extra-profitti” goduti dalle società energetiche, a seguito degli aumenti record dei prezzi dell’energia negli ultimi mesi, sulla spinta dell’apprezzamento del prezzo del gas. “Le modalità le sta studiando il ministero dell’Economia, ma credo che si andrà in questa direzione”, ha detto Giorgetti, affermando che la maggioranza è d’accordo nel ritenere che le grandi società energetiche “debbano in qualche modo contribuire alla fiscalità generale”.

    “L’energia e le bollette saranno l’emergenza nazionale del 2022, che non tutti hanno percepito”, ha detto Matteo Salvini durante la stessa conferenza stampa. “Ho chiesto a Draghi entro gennaio uno sforzo in più, soprattutto per le imprese, contro il caro energia”, ha aggiunto il segretario della Lega.

    Una proposta che trova d’accordo il Movimento 5 Stelle, che ha parlato di “un contributo di solidarietà da parte degli operatori che hanno ottenuto importanti profitti – senza aumento di costi – dai rincari di questi mesi”. Il presidente del M5S, Giuseppe Conte ha anche chiesto “l’azzeramento dell’Iva 2022 sull’aumento delle bollette rispetto ai prezzi medi del 2021”, come parte di un pacchetto di 4 misure contro il caro-bollette.

    Nel primo trimestre del 2022, la bolletta elettrica delle famiglie subirà un aumento monstre del 55 percento, mentre quella del gas crescerà del 41,8 percento: sono i rincari decisi dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Arera) nell’aggiornamento trimestrale che ha adeguato i costi all’andamento dei prezzi delle materie prime, in particolare il gas, colpiti da aumenti record negli ultimi mesi.

    Per contenere i rincari, il governo nell’ultima legge di bilancio ha stanziato 3,5 miliardi di euro. Gli interventi hanno solo in parte contenuto i rialzi, che  secondo l’Arera sarebbero stati pari al 65 percento per la bolletta elettrica e al 59,2 percento per quella del gas.

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