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    Carabiniere ucciso a Roma, il padre di Natale-Hjort: “Lui non sapeva del coltello”

    Un'altra dichiarazione di un familiare dei ragazzi accusati di omicidio

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 1 Ago. 2019 alle 06:37 Aggiornato il 1 Ago. 2019 alle 11:57

    Carabiniere ucciso Roma, le parole del padre di Natale-Hjort

    Nuove dichiarazioni dai familiari dei due ragazzi americani accusati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, carabiniere ucciso a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio con 11 coltellate durante un intervento dopo un furto e un tentativo di estorsione. Il padre di Gabriel Christian Natale-Hjort, uno dei giovani in arresto, che ieri ha visitato il figlio in carcere, ha detto che il ragazzo non sapeva che il suo amico, Finnegan Lee Elder, avesse con sé un coltello.

    Fabrizio Natale ha poi ribadito che il ragazzo non riesce a darsi pace per quello che è successo. L’uomo ha rilasciato una dichiarazione attraverso un avvocato dopo aver fatto visita al figlio in carcere: un incontro che Natale ha definito “molto duro per entrambi”.

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    “Siamo molto turbati dalla situazione in cui si trova – ha aggiunto Natale tramite il legale che difende il figlio non ancora ventenne – ma siamo tutti pienamente convinti della sua innocenza”.

    L’amico Finnegan Lee Elder ha aggredito il militare in borghese con un coltello militare che aveva portato con sé dagli Stati Uniti: 11 fatali coltellate che lui stesso ha poi confessato di avere inflitto. Natale-Hjorth ed Elder sono in carcere per tentata estorsione e omicidio e sono entrambi accusati di omicidio perché la presenza di Natale-Hjorth e la sua contrapposizione al collega di Cerciello Rega viene ritenuta determinante: avrebbe bloccato l’intervento in soccorso del carabiniere colpito.

    Il padre di Gabriel Natale ha detto che suo figlio “non avrebbe mai immaginato che ci sarebbe stato un confronto e non sapeva che il suo amico fosse armato”.

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    È stato il Comandante provinciale dei Carabinieri, Francesco Gargaro, in conferenza stampa quattro giorni dopo l’omicidio a confermare che “l’arma è stata portata dagli Usa da Elder”. Si tratta di un coltello “a baionetta”che i pm nel decreto di fermo hanno descritto “per tipo certamente idoneo a cagionare grave offesa”. Precisamente “un coltello a lama fissa lunga 18 centimetri tipo ‘Trenknife’ tipo Kabar Camillus con lama brunita modello marines con impugnatura in anelli in cuoio ingrassato e pomolo in metallo brunito”.

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