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    Caporalato, operai africani sfruttati a 1 euro l’ora: arrestata coppia cinese a Empoli

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 29 Mag. 2020 alle 13:27 Aggiornato il 29 Mag. 2020 alle 14:30

    Caporalato, operai africani sfruttati a 1 euro l’ora: arrestata coppia cinese

    Due coniugi che gestivano alcune ditte di calzaturiere a Empoli (Firenze) sono stati condannati a tre anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e caporalato. La condanna è stata emessa dal tribunale di Firenze. Le due persone, entrambe di origini cinesi, erano state arrestate nel novembre del 2019. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, i due facevano lavorare i migranti africani sette giorni su sette, dieci ore al giorno. La paga era di 400 euro al mese, circa un euro all’ora. Anche per questo motivo il tribunale ha disposto la confisca di beni per 1,7 milioni di euro.

    Secondo quanto emerso dall’inchiesta, i coniugi preferivano migranti africani, come operai, perché “facilmente sfruttabili in quanto privi sia di alternative lavorative, sia delle risorse necessarie per denunciare un eventuale sfruttamento sul luogo di lavoro, oltre che meno consapevoli dei propri diritti sindacali rispetto a lavoratori provenienti da altre zone”.

    Il figlio della coppia è accusato degli stessi reati. Lo scorso novembre però è riuscito a scappare all’arresto, trovandosi in Cina. Latitante, è rinviato a giudizio. La prima udienza del processo è fissata per l’8 settembre.

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