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    A Taranto le bustine da zucchero sessiste: “Che belle gambe, a che ora aprono?”

    Credit: Facebook/Donne a Sud

    Non è stato diffuso il nome del locale, ma la frase è già diventata un caso social

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 23 Set. 2019 alle 14:50

    Bustine da zucchero sessista a Taranto

    A Taranto arrivano le bustine da zucchero sessiste. A denunciare l’episodio è la pagina Facebook Donna A Sud, dove lo scorso 20 settembre è stato pubblicato un post con la foto di una bustina da zucchero sulla quale era riportata una frase a dir poco sessista.

    “Belle gambe! A che ora aprono?”: la frase è stampata a chiare lettere sulle bustine di zucchero distribuite in un locale della città pugliese e subito è diventata un caso social. Donna A Sud ha scritto un post sui social che presto è diventato virale.

    “Taranto. Offese. Nel tarantino un bar distribuisce ai suoi clienti bustine di zucchero con frasi sessiste”, si legge su Facebook. “‘Che belle gambe… a che ora aprono?’ È impossibile risalire all’azienda sponsor quindi per logica si può pensare a bustine appositamente personalizzate per tirare un ‘sorrisino’ all’habitué di turno, scusante di un marketing di basso profilo”, scrivono gli amministratori della pagina Facebook.

    “Non siamo riuscite, per ora, a risalire al distributore ‘misogino’ tale da rendere un dolcificante un amaro in bocca”, continua il post. “Gaffe, ironia, arretratezza non vanno permesse in nessun caso neanche davanti ad un caffè, altrimenti si contribuisce a diffondere pregiudizi sessisti”, concludono gli amministratori della pagina di Facebook Donna A Sud.

    I commenti sulle bustine di zucchero sessiste a Taranto

    Come si legge nei commenti, il nome del bar non è stato segnalato, anche se le attiviste della pagina si stanno muovendo per capirlo. Sotto al post si moltiplicano i commenti che condannano le bustine di zucchero sessiste.

    “Ma questi dementi sanno si essere stati in grembo ad una donna per nove mesi e di essere stati partoriti dalla stessa donna che con tanti sacrifici li ha cresciuti??”, scrive qualcuno. “Stiamo cadendo sempre più in basso”, si legge in un altro commento. E ancora: “Vivo all’estero e ho due figlie femmine. Tutti mi chiedono perché non voglio tornare in Italia. Ecco la risposta”; “Che bel bar… A che ora chiude in via definitiva?”; “Nessun stupore se poi i figli crescono con i valori educativi come quelli di Manduria che hanno ammazzato quel povero anziano”.

    Ma c’è anche qualcuno che prova a difendere quanto successo a Taranto: “Ho parlato con molte ragazze e donne, e nessuna si è scandalizzata per questa goliardata, pur se un po’ greve. Mi sono apparse più interessate al trattamento che le donne musulmane subiscono ogni giorno: ma di questo non si parla vero?”; “Scusate tanto, ma mica ce scritto signora ce scritto solo gambe, possono essere di donna, uomo non fate sempre una tragedia greca”; “Comunque è vero che forse può toccare la sensibilità di alcuni però si vede che è una battuta goliardica… sicuramente tra le tante bustine c’erano anche battute sugli uomini… bisognerebbe fotografarle tutte… comunque io sono il primo a favore delle donne ma secondo me questo caso si sta gonfiando un po’ troppo… a sto punto non dovrebbero esistere nemmeno le barzellette e tutti dovremmo essere cupi e non sorridere”.

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