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    Brindisi, uccide l’ex compagna a colpi di fucile e si suicida

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 1 Set. 2022 alle 13:39

    Tragedia a Brindisi, dove una donna di 47 anni, Giuseppina Fumarola, è stata uccisa a colpi di pistola questa mattina, 1 settembre, a Villa Castelli dal suo ex compagno 52enne, Vito Sussa. L’uomo poi si è suicidato impiccandosi nella propria abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, appena la donna è scesa dall’auto per entrare nella sartoria in cui era impiegata, intorno alle 7, Sussa le avrebbe sparato due colpi di fucile all’altezza del petto. L’omicida viveva a pochi metri dal luogo di lavoro della donna e le telecamere di videosorveglianza, acquisite dai carabinieri, avrebbero ripreso l’agguato. Purtroppo per Giuseppina non c’è stato nulla da fare. Il 52enne, muratore appassionato di caccia, ha poi raggiunto la sua abitazione e si è impiccato.

    Dalle prime indagini degli inquirenti, pare che il fucile era regolarmente detenuto. L’uomo non avrebbe accettato la fine della loro relazione. Non risultano denunce. A casa di Sussa sarebbero stati ritrovati e sequestrati tre fucili e una pistola. La donna aveva due figli, nati da una precedente storia. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale di Villa Castelli, coordinati dalla pm della procura di Brindisi, Paola Palumbo. Alcune colleghe della vittima hanno accusato un malore dopo la scoperta dell’omicidio.

    “Come genitore sono arrabbiato e sconvolto, non si possono sentire queste notizie. Tutta la comunità di Villa Castelli è sconvolta per quello che è successo”, ha detto il sindaco di Villa Castelli, Giovanni Barletta. “Ci eravamo incontrati credo non più tardi di tre-quattro giorni fa, in occasione di una evento musicale in paese. Qui ci conosciamo tutti, siamo poco più di 9mila abitanti”, ha aggiunto. “In questo momento voglio esprimere la vicinanza, la mia personale, e quella di tutto il comune ai due figli e alla famiglia della donna. E allo stesso tempo voglio lanciare un appello alla riflessione: occorre lavorare quotidianamente sui rapporti umani e in modo particolare sul rispetto delle donne”, ha detto il primo cittadino. “Non sono sufficienti le giornate come quella dell’8 marzo. Occorre uno sforzo di tutti. Non è possibile che continuino ad accadere tragedie come quella di oggi”.

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