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    Bologna, cameriere aggredito da cinque militari: “Insulti razzisti”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 8 Giu. 2019 alle 16:01 Aggiornato il 8 Giu. 2019 alle 16:02

    Bologna cameriere aggredito militari – Un cameriere di origini ghanesi ha denunciato di essere stato aggredito da cinque militari a Bologna.

    Il giovane di 29 anni, che lavora in una pizzeria di fronte alla stazione, è stato prima insultato e poi aggredito intorno alle 2 di notte da cinque militari fuori servizio. Uno di loro gli avrebbe urlato “negro di merda”, e “ti spacco una bottiglia in testa”.

    Lo scambio di battute tra i militari, in città per il progetto “Strade sicure”, e il giovane era iniziato in maniera pacifica quando quest’ultimo si è avvicinato al gruppo per chiedere di non urlare.

    Una richiesta a cui i militari hanno reagito con violenza, come racconta il giovane: i cinque soldati dell’Esercito, fra i 25 e i 34 anni, non in divisa,  erano seduti fuori dalla pizzeria sotto il portico di viale Pietramellara.

    Come confermato anche dalla proprietaria della pizzeria, i militari erano ubriachi e “molesti”: urlavano, appoggiavano i piedi sui tavolini e disturbavano gli altri clienti del locale.

    Il racconto – Il cameriere ha raccontato di essere intervenuto dopo aver sentito che il gruppo aveva rivolto degli insulti razzisti  contro un’altra persona di colore e che la situazione è peggiorata quando ha chiesto loro di comportarsi bene e di non urlare.

    A quel punto i militari hanno iniziato a insultare anche lui per il colore della pelle.

    Il ragazzo è ritornato nel locale, ma una parte del gruppo, come raccontato anche da altre persone presenti in quel momento, lo ha seguito e lo ha aggredito fisicamente: uno lo ha colpito con un pugno mentre un altro gli ha lanciato contro una sedia.

    Nella colluttazione i militari hanno anche mandato in frantumo il vetro del bancone della pizzeria.

    Il ragazzo ha cercato di difendersi usando un tagliapizza, finché gli aggressori non hanno deciso di andare via. I proprietari del locale hanno chiamato la polizia: gli agenti hanno  identificato i soldati.

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