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    Torino, è morto il bambino che si ustionò dopo un esperimento di scienze a casa

    Di Cristina Migliaccio
    Pubblicato il 3 Lug. 2020 alle 17:57

    Si ustionò dopo un esperimento di scienze a casa: morto bambino di 10 anni

    Non ce l’ha fatta il bambino di 10 anni che un mese fa si ustionò dopo aver condotto un esperimento di scienze a casa. La tragica vicenda è avvenuta nell’abitazione del bambino a Collegno, Torino. Il piccolo Riccardo Celoria aveva riportato lo scorso 27 maggio delle ustioni sul 60% del corpo ed era stato ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita della città. Il bambino stava conducendo un esperimento di scienze tra le mura di casa. A chiamare i soccorsi è stata la mamma di Riccardo, che ha provato a domare le fiamme (scatenatesi a causa dell’esperimento). Il bambino stava riproducendo a casa l’esperimento noto come il Serpente del Faraone, una miscela di bicarbonato, sabbia, zucchero e alcol.

    Sin da subito, le condizioni del bambino sono apparse critiche e, nonostante i soccorsi immediati e i tentativi di domare le fiamme da parte della mamma e del vicino di casa, il bambino non ce l’ha fatta e, dopo un mese di agonia, si è spento questa mattina all’ospedale Regina Margherita.

    Il sindaco di Collegno ha dichiarato: “Tutta Collegno, la scuola, gli amici, parrocchia e compagni di oratorio, la comunità intera ha sperato e pregato per Riccardo. Abbiamo atteso con fiducia tutte le operazioni e i bollettini medici. Ora ci vuole silenzio e l’abbraccio affettuoso ai genitori. Riccardo però ci ha insegnato che non bisogna seguire cattivi consigli, il web che ormai è un mondo sconfinato, nasconde pericoli che dobbiamo tutti comprendere e riconoscere per difenderci. Per questo dichiareremo il giorno delle esequie, il lutto cittadino, che il sacrificio di Richi serva a tutti noi per innalzare la soglia delle attenzioni. Ricordiamoci sempre che ciascuno con le proprie azioni e i propri messaggi può lavorare per il bene e per il male dell’umanità”.

    Riccardo ha subito diverse operazioni, ma non ha mai lasciato il reparto di rianimazione. In procura è stato aperto un fascicolo, attualmente senza indagati.

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