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    Bidello uccide a bastonate un gatto sotto gli occhi dei bambini di una classe elementare

    Credit: HANS-JOACHIM RECH / DPA / DPA PICTURE-ALLIANCE
    Di Maria Elena Gottarelli
    Pubblicato il 17 Mag. 2019 alle 21:08

    Bidello uccide gatto bastonate | È successo tutto sotto gli occhi sconvolti dei bambini della scuola primaria “Eugenio Montale” di Gioia Tauro (Reggio Calabria). Un gatto si era intrufolato in una delle aule in cui si stava tenendo lezione. Allertato per allontanare l’animale, un bidello lo ha ucciso a bastonate di fronte agli alunni.

    A denunciare i fatti è stata l’associazione “Animalisti Italiani” che ha sottoposto l’accaduto a Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.

    Secondo la ricostruzione della delegata degli Animalisti Italiani, Maria Antonia Catania, il gatto è morto dopo un’ora di agonia dovuta alle bastonate ricevuto dal bidello.

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    “Un evento di una barbarie inaudita – ha commentato Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani Onlus – di cui tutti devono venire a conoscenza.

    Il massacro di un’innocente davanti ad occhi altrettanto innocenti è inaccettabile. Perpetrare violenza gratuita, oltretutto in una scuola, luogo di educazione per le nuove generazioni, non è ammissibile”, ha continuato Caporale.

    Informato sui fatti, il dirigente scolastico ha programmato un incontro tra genitori e bidello per scusarsi con i bambini. Secondo quanto riportato da Agi, l’associazione animalista ha intimato le autorità scolastiche preposte di “intraprendere immediatamente le misure previste nei confronti del bidello, e all’autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà contro il gatto, ma le ripercussioni emotive che i piccolini si porteranno dietro”.

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    “Quanto accaduto nella scuola primaria “Eugenio Montale” di Gioia Tauro è da annoverarsi tra le denunce più raccapriccianti che io abbia raccolto nel corso del mio mandato istituzionale”, ha detto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale.

    E ha aggiunto: “Si tratta di un gesto gratuito, un gesto assassino, documentato anche fotograficamente dai piccolini, che non può essere giustificato alla stregua del furto di un vasetto di marmellata. Uccidere a bastonate un gatto solo perché disorientato e impaurito “soffiava” contro chi lo minacciava con un bastone è un atto di autodifesa che anche un umano farebbe e non certo soffiando”.

    Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice del M5s Bianca Laura Granato, che si è augurata che il caso non passi sotto silenzio e che il colpevole venga debitamente sanzionato per le sue azioni: “Venga sanzionato immediatamente con il massimo rigore previsto dalle norme il collaboratore scolastico che avrebbe barbaramente ucciso con un manico di scopa, davanti agli occhi dei bambini, un gattino inerme che si era introdotto in palestra”.

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