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    Berlusconi, riprende il processo Ruby ter: “Giovanna Rigato voleva un appartamento e si arrabbiò”

    Credit: Ansa
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Feb. 2022 alle 14:20

    Berlusconi, riprende il processo Ruby ter: “Giovanna Rigato voleva un appartamento e si arrabbiò”

    È ripreso oggi a Milano il processo Ruby ter, in cui Silvio Berlusconi è imputato per corruzione. Il processo, in cui sono imputate altre 28 persone, era stato rinviato il mese scorso su richiesta dei legali del Cavaliere, che avevano fatto riferimento alla situazione pandemica e all’impegno relativo all’elezione del presidente della Repubblica.

    Nell’udienza di oggi è intervenuto il geometra Roberto Trombini che, come ha spiegato, si occupa “delle proprietà immobiliari di Berlusconi, che conosco da 32 anni”. Il professionista, convocato dal legale di Berlusconi, ha parlato dell’attività di ricerca di un appartamento a Milano2 per Giovanna Rigato, una delle ex ospiti delle serate di Arcore, imputata anche a Monza con l’accusa di aver tentato di estorcere circa un milione di euro al Cavaliere. “Avevo trovato un appartamento a Rigato, che lo chiedeva urgentemente, in 3 giorni”, ha detto il geometra, “ma era necessario qualche giorno ancora per fare delle verifiche catastali e lei allora in un incontro ad Arcore ebbe una reazione scomposta e arrabbiata, fece un gesto con una mano per far capire che le dovevano essere versati dei soldi, penso 500mila euro, e Berlusconi rimase sbigottito”.

    “Al presidente, con tutte le conoscenze che ha chiedono sempre 50mila cose e lui ci tiene e quindi cerca di dare a tutti un aiuto, lo faceva attraverso la mia professionalità e piccoli contributi”, ha detto Trombini, che ha detto di aver ricevuto spesso richieste da Berlusconi di aiutare   persone a lui legate, tra cui “personaggi dello spettacolo”, anche “un parlamentare e un ex parlamentare, nellla ricerca di appartamenti o dare aiuti “tecnici” in relazione a proprietà immobiliari.

    A margine dell’udienza, l’avvocato Federico Cecconi, legale dell’ex presidente del Consiglio, ha affermato che “Berlusconi non si è mai sottratto e mai si sottrarrà alla possibilità di dare la sua versione dei fatti in qualsiasi tipo di vicenda lo coinvolga”. “Se è stato presentato un certificato medico vuol dire che ha un qualche tipo di problema di salute”, ha detto Cecconi, dopo l’assenza all’udienza di ieri a Monza, in cui avrebbe dovuto testimoniare nel processo a carico di Giovanna Rigato.

    Sul fatto che sabato scorso fosse presente allo stadio a Monza, l’avvocato ha tenuto il punto. “Sabato non è martedì, poi credo non si possano nemmeno paragonare le due tipologie di impegni”.

    Nel processo Ruby ter, Berlusconi è accusato di aver corrisposto denaro a diverse persone per mentire in merito alle feste organizzate nella sua villa di Arcore, al centro di precedenti processi.

    A ottobre Berlusconi è stato assolto dal tribunale di Siena dall’accusa di corruzione in atti giudiziari, insieme al pianista Danilo Mariani. Berlusconi era accusato di aver pagato 170mila euro a Mariani per rendere falsa testimonianza riguardo le serate che si tenevano nella villa di Berlusconi. Secondo il tribunale, Mariani mentì solo per “il legame professionale e amicale che lo legava” a Berlusconi.

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