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    Coniugi scomparsi a Bolzano: fermato per omicidio il figlio della coppia Benno Neumair

    Benno Neumair e i genitori Peter Neumair e Laura Perselli scomparsi dal 4 gennaio a Bolzano

    I genitori sono spariti il 4 gennaio a Bolzano. Il trentenne istruttore di fitness è stato fermato nella notte e accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 29 Gen. 2021 alle 12:24 Aggiornato il 29 Gen. 2021 alle 12:28

    Benno Neumair arrestato per la scomparsa dei coniugi di Bolzano

    Svolta nell’inchiesta sui coniugi di Bolzano Peter Neumair e Laura Perselli scomparsi dal 4 gennaio. Nella notte i carabinieri hanno arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere Benno Neumair, 30 anni, figlio della coppia di insegnati bolzanini in pensione di 63 di 68 anni di cui ancora non sono stati trovati i corpi.

    Il trentenne istruttore di fitness si è presentato in Procura accompagnato dai suoi legali, dopo aver saputo in serata dalla stessa Procura che gli sarebbe stato notificato a breve un provvedimento di fermo molto articolato. Benno Neumair è arrivato davanti ai magistrati all’una di notte, e ora si trova nel carcere di via Dante a Bolzano: lunedì primo febbraio ci sarà l’udienza di convalida. Secondo la nota della Procura nel corso delle indagini sono stati acquisiti alcuni nuovi elementi che hanno permesso di incastrare il figlio della coppia. Lo riporta il Corriere della Sera.

    Le incongruenze nella testimonianza di Benno Neumair

    Fin da quando era stato ascoltato come testimone, nei primi momenti dopo la scomparsa dei due coniugi, nella ricostruzione del ragazzo c’erano alcuni elementi che non tornavano, a partire dal buco di mezz’ora nel suo alibi: il suo cellulare infatti era rimasto staccato dalle 21.32 alle 21.57 della sera del 4 gennaio in cui sono i scomparsi i suoi genitori Laura Perselli e Peter Neumair. Oltre al buco di mezz’ora, c’erano tanti altri elementi ritenuti sospetti nella ricostruzione fornita del trentenne. Dal tentativo di lavare l’auto dei genitori con l’acqua ossigenata qualche giorno dopo la scomparsa, passando per i vestiti lasciati a casa della fidanzata e le tante piccole incongruenze che hanno cominciato ad emergere dalla sua ricostruzione. Per provare a giustificare la sua posizione, Benno Neumair aveva anche consegnato agli inquirenti un piccolo quantitativo di hashish sostenendo che, la sera della scomparsa dei genitori, si era fermato a fumare uno spinello nei pressi del laghetto dei pescatori. A circa due km da quel punto, sul ponte di Ischia Frizzi, i carabinieri hanno trovato tracce del sangue di Peter Neumair. Anche i vicini di casa hanno riferito di continui litigi tra genitori e figlio. Sono stati questi indizi a convincere i pm Igor Secco e Federica Iovene a firmare il provvedimento di fermo, notificato nella notte all’avvocato Flavio Moccia che, di fronte, ad una ricostruzione così dettagliata ha convinto Benno Neumair a presentarsi spontaneamente in Procura.

    Secondo i magistrati, che avevano da tempo firmato un avviso di garanzia per il figlio della coppia scomparsa, Benno Neumair avrebbe ucciso i genitori nell’appartamento adiacente a quello in cui vivevano, nell’elegante palazzina al civico 22 di via Castel Roncolo, e poi, una volta caricati sulla loro Volvo V70, li avrebbe gettati nell’Adige, dal ponte di Vadena, per poi recarsi dalla fidanzata, ad Ora, e trascorrere la notte con lei. Il figlio però non ha fatto alcuna confessione e i corpi dei genitori, nonostante settimane di ricerche, non sono ancora stati trovati.

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