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    Il padre di Francesco Valdiserri: “Se da oggi chi beve non si mette alla guida il nostro dolore sarà meno inutile”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 24 Ott. 2022 alle 09:37 Aggiornato il 24 Ott. 2022 alle 09:38

    “Cercate Fra nell’aria, cercatelo nella musica, cercatelo dentro di voi, nel ricordo che vi ha lasciato”: con un articolo sul Corriere della Sera il giornalista Luca Valdiserri ricorda suo figlio Francesco, ucciso da un’auto pirata sulla Cristoforo Colombo a Roma la sera del 19 ottobre scorso. Il 18enne era figlio di due cronisti del Corriere (la madre è Paola Di Caro), si stava dirigendo alla fermata dell’autobus dopo una serata al cinema con gli amici quando un’auto è uscita di strada e lo ha investito mentre era sul marciapiede. Al volante una 24enne risultata positiva all’alcol e ai cannabinoidi, arrestata con l’accusa di omicidio stradale aggravato.

    Ieri sera, in occasione di Roma-Napoli, l’Olimpico gli ha tributato un momento di ricordo, e le sue foto sono state mostrate sui maxischermi dello stadio. “Prima di Roma-Barcellona, la notte della ‘remuntada’ – ricorda il padre Luca – il 10 aprile 2018, provò a convincermi che vincere 3-0 non era impossibile. Lui aveva la forza del sogno, io l’avevo perduta da tempo”. Anche il capitano della Roma, Francesco Totti, ha scritto una lettera ai genitori. Una morte assurda che lascia i familiari e gli amici di Francesco increduli.

    Dalle colonne del Corriere il padre di Valdiserri prova a rivolgere un appello: “Mio figlio difendeva le sue idee con totale convinzione, con la tenacia che è solo dei ragazzi. A voi, amici di Fra, dico solo due cose: non perdete mai questa forza e, se bevete un bicchiere di troppo, non guidate. Non vi può salvare al 100%, lo abbiamo imparato nel più crudele dei modi. Se dovesse capitare qualcosa di terribile, però, non vivrete il resto della vita con il rimorso di essere stati voi a provocarlo. Se anche uno solo tra i ragazzi che ci leggono non si metterà alla guida dopo aver bevuto, allora il nostro dolore sarà un po’ meno inutile. Se chi di dovere metterà in atto le misure possibili per evitare altre tragedie come la sua, allora Fra non sarà morto invano”.

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