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    Chi è Andrea Tombolini, l’aggressore del centro commerciale: era già stato ricoverato per problemi psichici

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Ott. 2022 alle 07:33 Aggiornato il 28 Ott. 2022 alle 07:33

    Omicidio e “tentato omicidio plurimo”: sono le accuse mosse dalla procuratore Paolo Storari all’indirizzo di Andrea Tombolini, il 46enne che ieri ha aggredito sei persone con un coltello nel centro commerciale di Assago, uccidendone una. Tra i feriti nel Carrefour di viale Milanofiori anche il calciatore del Monza Pablo Marì. L’uomo è adesso piantonato all’interno della caserma in via della Moscova, secondo gli inquirenti avrebbe dei problemi psichici gravi. Appena dieci giorni fa aveva richiesto l’intervento dei sanitari perché si era autoinferto alcune ferite al volto prendendosi a pugni.

    È entrato nel centro commerciale intorno alle 18.35 di ieri sera, aggredendo persone a caso con un coltello rubato in un negozio di casalinghi. Testimoni lo hanno sentito urlare e lo hanno visto correre confusamente, aggrediva le persone alle spalle. Tra i feriti un 40enne e due anziani di 72 e 80 anni. Luis Fernando Ruggeri, boliviano di 47 anni dipendente del Carrefour colpito con una coltellata al torace, è morto durante il tragitto verso l’ospedale. L’ex calciatore Massimo Tarantino è riuscito a disarmare l’aggressore: “Urlava, urlava e basta”, ha raccontato. “Io eroe? Non ho fatto niente…”. Tombolini è stato fermato nei pressi della cassa 19, i suoi genitori hanno raccontato alle forze dell’ordine che nell’ultimo periodo appariva sempre più depresso. Un intervento alla colonna vertebrale ha inciso negativamente sul suo stato di salute mentale.

    Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno l’uomo avrebbe urlato “Ammazzatemi, prendetemi” mentre i clienti tentavano di bloccarlo. I carabinieri lo hanno trovato steso al suolo e con il coltello insanguinato di fianco. Restano critiche le condizioni di tre feriti, ricoverati in codice rosso. Pablo Marì, il calciatore del Monza, sarà sottoposto oggi a un intervento chirurgico. Non è in pericolo di vita, ha trascorso la notte all’ospedale Niguarda di Milano: ha ricevuto un fendente alla schiena mentre faceva la spesa con la moglie e il figlio.

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