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    Palermo: aggressione razzista ai danni di un giovane senegalese. Identificati 4 minorenni

    Un ventenne è stato picchiato nella notte tra sabato e domenica da un gruppo di adolescenti

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 10 Feb. 2020 alle 16:41 Aggiornato il 11 Feb. 2020 alle 20:13

    Palermo: aggressione razzista ai danni di un ventenne del Senegal

    Aggiornamento. Quattro presunti aggressori del ventenne senegalese Kande Boubacar sono stati identificati: sono tutti minorenni. I giovani sono stati identificati insieme a un adulto (che però non è indagato) e il fascicolo è stato trasferito al tribunale per i minorenni. Boubacar è stato accerchiato e picchiato da un gruppo di ragazzi a Palermo, la notte tra sabato e domenica scorsa. All’aggressione avrebbero partecipato una dozzina di ragazzi che hanno desistito solo dopo l’arrivo di due persone, Giorgio Rausa e Corrado Luna, che hanno messo in fuga gli adolescenti. Le telecamere della sede di Bankitalia, che hanno ripreso l’aggressione, mostrano una dozzina di adolescenti che picchia il giovane, colpendolo anche con i caschi. Attorno al gruppo, una trentina di persone osservava la scena, fino all’arrivo dei due giovani, uno psicologo e un istruttore di canottaggio, di 27 e 28 anni, che cercano di allontanare gli aggressori e telefonano alle forze dell’ordine.

    Un ventenne originario del Senegal è stato vittima di un’aggressione razzista a Palermo. A denunciare il fatto, avvenuto nella notte tra sabato 8 e domenica 9 febbraio, è stato Ignazio Penna sul suo profilo Facebook.

    Secondo Penna, che ha raccolto la testimonianza di due amici di suo figlio, nei pressi di via Cavour, a Palermo, nella notte tra sabato e domenica “c’era una grande folla di gente disposta a semicerchio da entrambi i lati della strada mentre al centro della carreggiata un giovane ragazzo di colore stava venendo selvaggiamente picchiato da una folla di circa trenta adolescenti palermitani”.

    “Il ragazzo si stava difendendo come poteva, anche con l’aiuto di una catena ma nessuno interveniva” continua l’uomo nel suo racconto.

    Gli amici del figlio di Ignazio Penna sono intervenuti e, a quel punto, gli aggressori sono scappati via.

    “L’aggressione ha quasi sicuramente una matrice razzista viste le parole che sono state pronunciate quando tutto è iniziato “neg** di mer”** e subito cazzottoni”.

    “Raccontano G. e C. che il ragazzo mentre raccontava alla polizia quello che era successo aveva attacchi di pianto ripetuti e appariva più traumatizzato dalla motivazione dell’attacco che forse dal dolore fisico stesso”.

    L’aggressione è stata successivamente confermata dalla stessa vittima. Tra i commenti al post di Penna, infatti, c’è anche quello di Kande Boubacar, il ragazzo originario del Senegal vittima del pestaggio.

    “Sono io il ragazzo aggredito ieri sera – scrive Boubacar, che allega anche una foto che mostra una ferita sopra il sopracciglio destro – Palermo è una bellissima città, accogliente e antirazzista”.

    “A Palermo ci sono tante belle persone, io mi trovo veramente benissimo a Palermo, ma ci sono pochi stro*** che non sono mai usciti fuori Palermo. Gli consiglio di girare un po’ il mondo e di vedere come funzionano le cose, sono veramente animali, troppo chiusi, essere nero o bianco che senso ha? Non ho più parole, comunque a Palermo ci sono sempre tante belle persone, non siete tutti razzisti, a Palermo i razzisti ci sono, ma sono pochissimi”.

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