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    Afghanistan e rischio attentati in Italia, gli 007: “Situazione imprevedibile”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 28 Ago. 2021 alle 14:52

    Il piano di evacuazione dei nostri collaboratori e dei loro familiari dall’Afghanistan si è concluso. Questa mattina alle 8 ha fatto rientro a Fiumicino l’ultimo volo con a bordo 58 afghani. Dopo l’escalation di violenza verificatasi in aeroporto tutte le operazioni sono state velocizzate. I tre attentati dell’Isis-k che hanno colpito decine di civili hanno fatto impennare l’asticella dell’allerta e ora si teme anche per possibili ripercussioni alla sicurezza interna dei Paesi che hanno compiuto le evacuazione. Tra questi c’è ovviamente l’Italia.

    Già in fase di evacuazione, l’intelligence italiana ha svolto una attività di monitoraggio: una sorta di “screening”, in coordinamento con i colleghi statunitensi e britannici, al fine di scongiurare il rischio che tra di profughi che in questi giorni stanno sbarcando a migliaia a Fiumicino, grazie al ponte aereo approntato dalla Difesa, si possano nascondere potenziali terroristi, potenziali minacce per la sicurezza interna. Forze dell’ordine e intelligence continuano a monitorare gli arrivi in Italia.

    Il prossimo 31 agosto, il ministro della Difesa Guerini farà un punto con il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Per l’intelligence italiana la situazione è “in evoluzione ed imprevedibile” e l’allerta deve restare sempre alta. Guerini, definisce “possibile” l’eventualità che ciò che è successo “possa avere riverberi su altre regioni”. Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga parla di “rischio altissimo di infiltrazioni” tra i migranti che attraversano la “porta balcanica”.

    E il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ribadisce che “Roma resta fermamente determinata a contrastare, insieme agli Stati Uniti e agli altri partner internazionali, ogni forma di terrorismo e di violenza fondamentalista”

    Il Copasir, che nei giorni scorsi ha ascoltato il ministro degli Esteri Luigi di Maio e i capi di Dis e Aise, “si è tenuto costantemente informato – spiega il presidente dell’organismo parlamentare, Adolfo Urso – sulle operazioni di evacuazione in corso e sulle condizioni di sicurezza nell’aeroporto di Kabul sottoposto agli attacchi del terrorismo islamico”

    Guerini, che illustrerà al Copasir gli ultimi sviluppi, in una intervista ha già sottolineato come serva più che mai in questo momento uno scatto della Ue nelle politiche relative alla Difesa. “È necessario un salto di qualità sul tema della sicurezza: analisi condivisa della minaccia, agenda politica comune, costruzione di capacità militari e, se necessario, volontà di impiegarle”, ha sostenuto.

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