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Chiara Ferragni, i suoi gioielli svenduti a metà prezzo a Ferrara: “Non rinnoveremo l’accordo”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 31 Dic. 2023 alle 10:33

Nuovi guai per Chiara Ferragni, travolta dal caso del pandoro griffato. L’influencer è assente da giorni dai social, e continua a perdere follower e accordi commerciali. La delusione è evidente per i proprietari della gioielliera Bavarelli di Ferrara, che hanno deciso di non rinnovare l’accordo di vendere nel proprio negozio i gioielli del brand Ferragni, convinti sarebbe stato un successo.

Il titolare rivela al Corriere: “Stiamo svendendo tutto con sconti fino al 50%”. E aggiunge: “Non rinnoveremo più l’accordo con il marchio che si è affidato a Morellato per la realizzazione di collane, anelli, braccialetti e orologi”. C’è da dire che la mancata vendita dei prodotti non ha però nulla a che vedere con le vicende che hanno coinvolto l’imprenditrice nell’ultimo periodo, come il pandoro-gate, sul quale al momento hanno aperto un fascicolo ben quattro procure.

“Siamo stati tra i primi ad aderire, sin da quando è uscito il progetto a fine 2021 – sottolinea Bavarelli –. All’inizio c’era curiosità e si vendeva bene ma senza avere le code in negoziocome ci si aspetterebbe da un’influencer di quasi 30 milioni di follower. Poi le vendite sono molto rallentate e, già in tempi non sospetti, lontani dagli ultimi scandali, abbiamo notato una certa avversione da parte dei consumatori”. Anzi, chi acquista il brand lo fa “solo perché, grazie agli sconti, è più conveniente rispetto a un prodotto analogo”.

Secondo il titolare, le basse vendite sarebbero da imputare a diversi errori di comunicazione: “Il primo: la Ferragni ha scarsamente promosso i suoi gioielli e, quando lo ha fatto, ha indossato sempre gli stessi modelli, e in molti casi a fianco di gioielli di lusso di grandi maison, della sua collezione personale, contro cui era difficile competere. Il secondo è un errore di tipo commerciale. Personalmente avrei fatto un prodotto più prezioso , magari anche in argento piuttosto che in questa lega anallergica, da vendere a un prezzo più elevato, dai 150 euro in su. Doveva proprio creare la voglia di avere un suo gioiello, dare l’idea di qualcosa di esclusivo”.

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