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Bitcoin: cosa sono e come funzionano 

Credit: Pixabay
Di Marco Nepi
Pubblicato il 25 Ago. 2020 alle 15:21 Aggiornato il 28 Ago. 2020 alle 20:53

 Bitcoin: cosa sono e come funzionano 

Nata nel 2009 in Giappone, dalla geniale invenzione della “leggendaria” figura di Satoshi Nakamoto, il Bitcoin è la prima moneta elettronica della storia. Cos’è una moneta elettronica? Un mezzo di scambio, proprio come l’euro, il dollaro, lo yuan o lo yen, che ha pero la caratteristica di essere puramente digitale, “intangibile”: non viene quindi stampata come la normale cartamoneta, ma viene creata, distribuita e scambiata in maniera completamente virtuale, attraverso i computer e senza passare da nessuna banca. La nascita del Bitcoin apre l’era delle “criptovalute”. E anche se oggi, di fatto, ne esistono più di 2000 differenti – Litecoin, Ethereum, Ripple e disponibili sul mercato, il Bitcoin resta ancora la criptovaluta più famosa. 

Ma come funzionano i bitcoin? 

La tecnologia che fa funzionare bitcoin, è la blockchain, un database distribuito e condiviso, dove vengono conservati i bitcoin, ovvero fisicamente installati su più computer collegati tra loro alla rete internet. La valuta viene quindi completamente digitalizzata e, attraverso sistemi avanzati di crittografia, è possibile tracciare le transazioni, generare nuove monete, distribuirle ai proprietari ed effettuare transazioni. 

Come acquistare i bitcoin 

Ma quindi – vi chiederete – cosa devo fare esattamente per acquistare bitcoin? Semplicissimo: basta scaricare un wallet (portamonete) da internet, installarlo, predisporlo all’utilizzo e il gioco è fatto, si è ufficialmente pronti a ricevere ed effettuare pagamenti. Una volta in possesso del proprio wallet si possono poi acquistare bitcoin, tramite le cosiddette piattaforme exchange, gli sportelli bancomat (non ve ne sono moltissimi in Italia), bonifici bancari oppure con carta di credito. 

I pro e i contro dei Bitcoin 

Numerosi sono i punti di forza di questa criptovaluta: innanzitutto, i Bitcoin non possono essere contraffatti. È talmente difficile creare un Bitcoin dal punto di vista computazionale che la contraffazione di quest’ultimo, semplicemente, non è economicamente conveniente. In secundis, le transazioni effettuate con Bitcoin permettono di non scambiare alcun dato personale ed essere effettuate in totale anonimato. Inoltre, gli acquisti tramite criptovaluta non sono tassabili in quanto non generano un reddito imponibile, ovvero l’importo sul quale viene calcolata e applicata l’imposta e/o il contributo. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di ricevere denaro in tempo reale, allargare la propria rete di clienti e semplificare le transazioni internazionali. 

Attenzione però a non dimenticare che il valore delle monete virtuali come il Bitcoin è suscettibile delle oscillazioni di mercato e, come gli investimenti azionari, sono suscettibili alla volatilità di quest’ultimo. Non si consiglia quindi di tenere grosse quantità di Bitcoin nel proprio wallet, a meno che – come per le azioni – non siamo pronti ad affrontare il rischio di una grossa perdita sperando di fare un grosso investimento. 

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