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    Mentre voi vi divertivate ad appendere fantocci di Greta, si registrava il settembre più caldo degli ultimi 30 anni

    Mentre voi cretini vi divertivate ad appendere fantocci di Greta, si registrava il settembre più caldo degli ultimi 30 anni

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 8 Ott. 2019 alle 19:46 Aggiornato il 8 Ott. 2019 alle 19:47

    Cambiamento climatico, settembre il mese più caldo degli ultimi 30 anni

    Avviso ai cretini che stanno discutendo di Greta Thunberg o che appendono fantocci sotto i ponti: secondo i dati diffusi dal servizio climatico Copernicus ECMWF, settembre 2019 è risultato di 0.57°C più caldo del periodo climatico trentennale di riferimento 1981-2010. Con questo valore, dunque, il mese appena concluso risulta il settembre più caldo dell’intero data set Copernicus. A settembre quasi tutta l’Europa è risultata più calda della media, soprattutto in Norvegia. Anche USA, Sud America centrale, Sudafrica e Australia hanno subito un avanzamento delle temperature, oltre alle zone Artiche che ormai segnano ogni mese un trend anomalo.

    Sempre tanto sui numeri si registra un 0.55° gradi in più negli ultimi 12 mesi rispetto alla media 1981-2010. Copernicusa ECMWF sottolinea anche che prendendo a confronto il periodo preindustriale definito dallo Special Report IPCC 1.5°  sia le temperature dell’ultimo anno sia quelle del mese di settembre sono risultate superiori di 1.2°.

    Il limite fissato dall’accordo di Parigi sul clima è ormai vicinissimo e di questo passo senza drastici provvedimenti potrebbe essere raggiunto nel 2032.

    Ovviamente da record sono anche le emissione di CO2: lo storico Osservatorio di Mauna Loa nelle Hawaii a settembre ha rilevato una concentrazione media di 408.54 ppm, con il tasso di crescita annuale fra i più alti di sempre. In Italia (dove i dati sono raccolti dall’Osservatorio di Monte Cimone del Servizio Meteo dell’Areonautica militare) la concentrazione è risultata di 405.92 ppm rispetto al 403.64 ppm dell’anno scorso. Rimane molto lontano il limite di 350 ppm che molti climatologi indicavano come limite massimo e che invece viene superato fin dal 1988.

    Questi sono i dati, i numeri incontestabili che vengono messi a disposizione della politica (troppo occupata a discutere di Greta piuttosto che concentrarsi sulle soluzioni): il resto sono solo chiacchiere di complottisti e di antiscientifici vari che continuano a rimestare nel fango. Sarebbe da chiedere ai coraggiosi che appendono un fantoccio impiccato con le sembianze di Greta cose ne dicono di questi dati e quali sarebbero le soluzioni: che dimenticassero Greta e ci dicano come risolvere questo problema. Anche perché il cambiamento climatico è molto democratico: colpisce i poteri forti, i poteri deboli e i poteri tutti.

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