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    Storie rivoluzionarie contro il cambiamento climatico, per coltivare la speranza a Natale

    Credit: AFP

    Per coltivare la speranza a Natale in libreria c’è “La Rivoluzione delle Api”, il libro inchiesta edito da Nutrimenti delle giornaliste Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga, con prefazione di Vandana Shiva. Per salvare l’alimentazione e l’agricoltura nel mondo

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 24 Dic. 2018 alle 17:25 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:49

    La rivoluzione delle api – Quanto contano per noi le api? Si stima che, in termini economici, il loro contributo alla produzione agricola mondiale valga circa duecento miliardi di dollari. Ma il loro ruolo nei delicati equilibri ambientali in realtà non ha prezzo.

    Le api contribuiscono infatti in modo determinante, con precisione chirurgica e inimitabile, all’impollinazione, e quindi alla produzione agricola e alla nutrizione globale. Da alcuni anni però diversi fattori, tra cui i cambiamenti climatici e l’abuso di pesticidi in agricoltura, le stanno uccidendo, rischiando di comprometterne la presenza in molte aree del pianeta, mettendo a repentaglio la biodiversità e mandando in tilt l’ambiente.

    La minaccia è gravissima, ma molto si può ancora fare. Per questo, in un’inchiesta condotta da un capo all’altro del mondo, le giornaliste Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga hanno raccolto nel libro “La Rivoluzione delle Api” dal sottotitolo “Come salvare l’alimentazione e l’agricoltura nel mondo”, le storie avvincenti dei paladini delle api: apicoltrici e apicoltori, contadine e agricoltori che lottano da un capo all’altro del mondo per salvare gli impollinatori e dare nuove speranze al futuro di un pianeta compromesso. Il libro edito da Nutrimenti, in libreria dal 7 giugno 2018, ad ottobre ha visto la seconda ristampa. La prefazione è scritta da una grande attivista ambientale: Vandana Shiva.

    I lettori e le lettrici si ritroveranno a viaggiare tra i campi di girasole italiani, dove gli apicoltori portano le api per produrre l’olio che arriva sulle tavole del mondo, fra le vicende dell’uomo-ape Parthiban, che nella regione indiana del Tamil Nadu fa esperimenti sugli alberi di tamarindo, insegnando alla comunità a fare apicoltura per aumentare le provviste.

    E poi, nei remoti villaggi rurali del Maharashtra, nel cuore dell’India prosciugato dalla siccità, dove Neema e le donne apicoltrici imparano a prendersi cura delle api per nutrirsi e migliorare la loro salute. Per passare in un’altra zona duramente colpita dal cambiamento climatico, il Corredor Seco, regione a sud dell’Honduras, dove i cacciatori di miele Nectali ed Evin allevano gli insetti a strisce vicino ai loro orti per creare opportunità lavorative e restare così nelle loro ancestrali terre, evitando di migrare come gran parte delle persone che vivono in questa polverosa zona del Centro America.

    Un viaggio che è un caleidoscopio di racconti che si fondono, dalle cime dei ghiacciai delle Alpi italiane dove la determinazione della comunità di Malles ha dato origine al primo referendum al mondo per abolire i pesticidi in agricoltura, ai droni-ape dell’Università di Sheffield, nel Regno Unito, dove la professoressa Eleni Vasilaki sta creando insetti robotici capaci di prendere decisioni autonome e che in futuro possano lavorare come impollinatori. Storie di donne e di uomini per innescare un cambiamento nella produzione di cibo, che si intrecciano con le rilevanze emerse da studi scientifici e ricerche su un problema decisivo per l’intero ecosistema.

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