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Turismo del vino in Italia, il volume presentato al Senato

Una guida su storia, normativa e buone pratiche per l'enoturismo a cura del Sen. Stefàno e di Donatella Cinelli Colombini

Di Giacomina Valenti
Pubblicato il 12 Apr. 2021 alle 08:07

L’Italia ha il patrimonio vitivinicolo più prezioso del mondo, con oltre 600 vitigni autoctoni, e l’enoturismo da anni rappresenta un settore trainante per lo sviluppo turistico del nostro Paese. Oggi più che mai, per uscire dalla crisi in cui ci ha sprofondato la pandemia, l’asso nella manica è rappresentato  dall’enoturismo. Ma il settore fino a poco tempo fa non era regolamentato e gli operatori si muovevano con grande difficoltà. Ci ha pensato il Senatore Dario Stefàno, promotore del decreto legge del 12 marzo 2019 che mette ordine nel settore enoturistico, e autore del volume “Turismo del vino in Italia” insieme a Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del movimento del vino. Stefàno è soddisfatto della sua legge : il settore ne aveva tanto bisogno, è stata dura portare a termine l’iter per l’approvazipone ma è un esempio di come la politica possa essere al servizio dello sviluppo. E ora esce il volume edito da Edagricole, una vera e propria guida che offre molti consigli normativi , e non solo, per trasformare una cantina in una destinazione enoturistica di punta. Che ci fosse bisogno di un’opera del genere lo testimonia la presenza in sala di tre Ministri: il Ministro della Cultura Franceschini, del Turismo Garavaglia, delle Politiche Agricole Patuanelli che considerano il volume un punto di partenza fondamentale per uscire dalla crisi del turismo. C’è bisogno di organizzazione , di norme chiare e di un piano strategico per fare sistema tra i vari operatori del turismo, sostiene Garavaglia, e il manuale di Stefàno e Ciminelli è un ottimo punto di partenza. Per Patuanelli il volume è un esempio di come si affrontano i problemi e si offrono strumenti di sviluppo.

La coautrice Donatella Cinelli Colombini invoca infrastrutture : serve connessione digitale che raramente raggiunge i borghi e le campagne in cui sorgono le cantine, ma servono anche cartelli stradali, le cantine non hanno una segnaletica dedicata. E i ministri rispondono. Nel Recovery Plan sono previsti ingenti investimenti per il settore enogastronomico , asse portante del turismo, perché il vino è cultura, è sviluppo ed è ricchezza per il territorio.

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