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Tenuta di Artimino, wine destination tra le colline di Firenze

Una villa medicea ad Artimino, tra arte, buon vino e ospitalità

Di Redazione TPI
Pubblicato il 25 Ott. 2021 alle 16:48 Aggiornato il 25 Ott. 2021 alle 16:59

Oltre 700 ettari di vigneti e oliveti, uno spettacolo che si spalanca davanti agli occhi di chi giunge alla tenuta di Artimino, a soli 20 km da Firenze. Una tenuta che è tante cose insieme: villa medicea perfettamente conservata, casa vinicola, albergo diffuso, ristorante gourmet. La tenuta, di proprietà della famiglia Olmo dagli anni ’80 quando il campione di ciclismo Giuseppe Olmo se ne innamorò, è oggi gestita dai nipoti Annabella e Francesco che l’hanno trasformata in una delle più apprezzate wine destination della Toscana. Un luogo dove storia, cultura, arte, natura ed enogastronomia si incontrano per restituire al visitatore una vera esperienza dei sensi.

Il cuore della tenuta è villa Ferdinanda, una delle più belle tra le 14 ville medicee della Toscana, patrimonio Unesco, voluta come residenza di caccia da Ferdinando I Medici alla fine del 500. La villa è opera del famoso architetto Buontalenti a cui si devono le linee squadrate e armoniose della pianta e le tante maschere in bassorilievo che è divertente scoprire tra i preziosi fregi dei saloni e delle stanze.

La villa mantiene perfettamente intatta la sua foggia originaria, con gli affreschi del Passignano e perfino un girarrosto meccanico disegnato da Leonardo da Vinci e tuttora funzionante, che campeggia nella splendida cucina. Splendido esempio decorativo sono anche lo scalone monumentale di accesso e i tanti camini del tetto della villa, detta anche “dei cento camini”, perché Ferdinando, particolarmente freddoloso, voleva un caminetto in ogni stanza.

Accanto alla villa, nella antica paggeria, sorge oggi un luxury resort con piscina, campi da tennis e una spa dove è possibile fare percorsi sensoriali e perfino una romantica wine therapy di coppia. Tra le antiche mura del borgo, la tenuta comprende anche 59 appartamenti di varie tipologie per chi preferisce un’ospitalità più libera e informale.

Il ristorante gourmet Biagio Pignatta è gestito dalla Chef Michela Bottasso che sa ben coniugare tradizione e innovazione. Molto apprezzati i suoi corsi di antica cucina medicea e i banchetti che allestisce in occasione dei tanti eventi e matrimoni che si tengono nella villa. Grandi riconoscimenti internazionali anche per la produzione vinicola della tenuta, tra cui il Carmignano Docg, antica e preziosa denominazione che conta poche decine di produttori in Italia, e il Chianti di Montalbano Docg, vini che vengono prodotti con grande attenzione alla sostenibilità e al rispetto del territorio. Ottima anche la qualità dell’olio prodotto dalle 17 mila piante della tenuta. Insomma, giungere in questo angolo di Toscana significa immergersi nell’arte, nella storia, nel silenzio, nella bellezza e nel sapore intenso dei suoi prodotti.

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