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Usa il computer con la forza del pensiero: il video del primo uomo col chip di Elon Musk nel cervello

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 21 Mar. 2024 alle 14:45

Noland Arbaugh, 29 anni, tetraplegico da otto anni in seguito a un incidente, riesce a inviare comandi a un computer senza toccarlo. Ma non c’è nulla di soprannaturale: Arbaugh è il primo essere umano a cui è stato impiantato nel cervello il chip Telepathy di Neuralink, l’azienda statunitense di neurotecnologie fondata da un gruppo di imprenditori tra cui l’ultramiliardario Elon Musk.

Telepathy è un minuscolo impianto con 64 fili, 1.024 elettrodi e una batteria wireless che permette di controllare i computer con la mente. L’utilizzo è pensato per persone con gravi disabilità motorie.

Ieri, mercoledì 20 marzo 2024, Elon Musk ha condiviso su X, il social network di sua proprietà, un video di Neuralink che mostra Noland Arbaugh mentre gioca a scacchi sul computer senza fare alcun movimento.

“Sono in grado di muovere il cursore quando voglio. Devo solo fissare qualcosa sullo schermo”, dice nel filmato il paziente, affiancato da un ingegnere di Neuralink.

Arbaugh – a cui il chip è stato impiantato lo scorso 28 gennaio – spiega che il meccanismo ha ancora qualche imperfezione: “Abbiamo molto lavoro da fare, dobbiamo imparare ancora molto sul cervello e ci siamo trovati di fronte a dei problemi”, chiarisce. “Non voglio che le persone pensino che siamo alla fine del viaggio. Ma ha già cambiato la mia vita e voglio essere parte di qualcosa che sento che potrà cambiare il mondo. Non c’è niente di cui essere spaventati”.

Ma l’operazione Telepathy è commentata con freddezza dalla comunità scientifica. “C’è molto da imparare sia da parte di Neuralink che da parte del soggetto per massimizzare la quantità di informazioni per il controllo che può essere ottenuta”, ha osservato Kip Ludwig, ex direttore del programma di ingegneria neurale presso il National Institutes of Health degli Stati Uniti.

Inoltre, l’agenzia federale Food and Drug Administration ha riscontrato problemi sui registri e i protocolli per il controllo della qualità per gli esperimenti di Neuralink sugli animali.

Tra i prossimi obiettivi della società di Musk c’è quello di realizzare un chip in grado risolvere alcune patologie legate alla vista o addirittura di restituire la vista ai non vedenti.

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