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Bufera su Yamal per la festa di compleanno: “Ha usato persone nane per uno show”

AGF
Di Antonio Scali
Pubblicato il 15 Lug. 2025 alle 09:35 Aggiornato il 15 Lug. 2025 alle 09:37

È uno dei giovani talenti più in vista del calcio mondiale. Ma continua a far parlare di sé anche per quanto combina fuori dal campo. Il neo 18enne Lamine Yamal per la sua festa di compleanno – che si è tenuta (almeno questo si mormora) in una lussuosa villa a Olivella, nel Garraf – avrebbe ingaggiato persone affette da nanismo per uno spettacolo di intrattenimento nel corso della serata. La denuncia è arrivata dall’Associazione di persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche con nanismo (Adee), ente che fa parte della Confederazione spagnola delle persone con disabilità fisiche e organiche (Cocemfe). “L’associazione annuncia che intraprenderà azioni legali e sociali per tutelare la dignità delle persone con disabilità, considerando che tali azioni violano non solo la legislazione vigente, ma anche i valori etici fondamentali di una società che aspira a essere equa e rispettosa”, fanno sapere con un comunicato.

“In occasione del compleanno del giovane calciatore, figura di spicco dello sport spagnolo, persone affette da nanismo sono state assunte esclusivamente per attività di intrattenimento e promozione. Per l’Adee, questo tipo di pratica è intollerabile perché perpetua stereotipi, alimenta la discriminazione e mina l’immagine e i diritti delle persone affette da acondroplasia o altre displasie scheletriche, nonché di tutte le persone con disabilità”, prosegue la nota. Infine: “È inaccettabile che nel XXI secolo le persone affette da nanismo continuino a essere usate come intrattenimento in feste private, e la cosa è ancora più grave quando questi incidenti coinvolgono personaggi pubblici come Lamine Yamal. La dignità e i diritti della nostra comunità non sono intrattenimento per nessuno, in nessuna circostanza”, aggiungono.

La questione che vede coinvolto il talento del Barcellona sta tenendo banco in Spagna, al punto che il Ministero dei diritti sociali ha chiesto alla Procura, al Difensore civico e all’Ufficio per la lotta ai crimini d’odio di indagare se la legge sulla disabilità, che proibisce gli spettacoli che prendono in giro o denigrano le persone con disabilità, sia stata violata.

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