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Vialli, l’ultimo messaggio nella chat “Notti magiche”: “Quando è rimasto in silenzio, abbiamo capito…”

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 7 Gen. 2023 alle 12:32 Aggiornato il 7 Gen. 2023 alle 12:34

La morte di Gianluca Vialli ha scosso il mondo del calcio e non solo. Nelle scorse ore in tantissimi hanno voluto rendere omaggio all’ex campione: dalla moglie di Sinisa Mihajlovic, deceduto pochi giorni fa, a Fedez; dagli avversari in campo agli ex compagni. Uno di loro, Riccardo Ferri, con cui Vialli giocò in Nazionale, ha raccontato un retroscena su quando molti amici hanno capito che Gianluca stava per perdere la sua battaglia contro la malattia.

In una lunga intervista a Il Corriere della Sera Ferri ha svelato che i rapporti, nel tempo, con Vialli si erano un po’ persi: “La vita ci ha separato, come spesso succede”, ma i due erano rimasti uniti da una chat intitolata “Notti magiche” che lo stesso Ferri aveva creato quando era venuto a mancare il Ct Vicini, il loro primo commissario tecnico con la maglia azzurra, prima in Under 21 e, poi, con la Nazionale dei grandi.

“Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio”. Poi, però, per il compleanno di Beppe Bergomi il suo silenzio ha rattristato tutti. “Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, è rimasto in silenzio e lì abbiamo capito… Non lo siamo mai di fronte a queste cose – ha proseguito Riccardo Ferri -. Sono in ritiro con l’Inter, però il cuore e la mente vanno sempre a Luca. Ho cercato per tutto il giorno di stare lontano dalla televisione senza riuscirci. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano”.

“Credo che ci sia molto di Vialli nella vittoria della Nazionale all’Europeo 2021. Rivedendo l’abbraccio forte e spontaneo con Mancini non ho potuto fare a meno di commuovermi. Voleva portare le figlie all’altare, ma sono certo che alle sue ragazze avrà lasciato in eredità grandi insegnamenti. Non è vero che la morte è uguale per tutti. A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non tornerà più”.

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