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Uefa: ok al Var in Champions League dalla stagione 2019-2020

Di TPI
Pubblicato il 27 Set. 2018 alle 13:20 Aggiornato il 3 Dic. 2018 alle 12:15

A partire dalla stagione 2019-2020 la Var sarà utilizzata anche in Champions League. Lo ha deciso giovedì 27 settembre 2018 il Comitato Esecutivo dell’Uefa.

La Var sarà introdotta già dalla fase di spareggio della competizione ad agosto e sarà utilizzata anche nella Supercoppa europea del 2019.

L’Uefa prevede di estendere ulteriormente il ricorso alla tecnologia nella fase finale degli Europei 2020, nella Europa League 2020-21 (dalla fase a gironi in poi) e nelle finali della Nations League del 2021.

“Siamo fiduciosi che l’introduzione della Var nell’agosto 2019 ci darà abbastanza tempo per mettere in piedi un sistema solido e per addestrare i funzionari di gara per garantire un’implementazione efficiente e di successo”, ha commentato il presidente della Uefa, lo sloveno Aleksander Čeferin.

La Var è attualmente utilizzata nel campionato italiano e in altri sette europei, tra cui quello tedesco. È stata utilizzata anche in occasione dell’ultima Coppa del Mondo in Russia.

Acronimo di Video Assistant Referee, la Var è un sistema di supporto all’arbitro attraverso l’uso di immagini tv sotto la supervisione di due assistenti.

Nell’ultimo campionato di serie A (2017-2018) una partita su quattro è stata “corretta” dal Var (Video Assistant Referee). Per l’esattezza: 91 match sui 380 disputati. A rivelare questi dati è stata la società di servizi Formica Blu.

Tenendo conto che in qualche occasione la nuova tecnologia è intervenuta più volte nella stessa partita, sono state in tutto 117 le decisioni diverse rispetto a quelle iniziali dell’arbitro: 53 volte per un calcio di rigore (concesso in 34 occasioni e negato in 19) e 40 volte per la convalida di un gol (31 le reti annullate dopo aver rivisto le immagini).

Il 23,7 per cento delle partite è stato quindi influenzato dal Var: novantuno partite (44 nel girone d’andata e 47 in quello di ritorno) nelle quali la tecnologia ha portato a 117 decisioni diverse rispetto a quelle originariamente prese dall’arbitro.

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