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La lettera di Totti a Buffon dopo l’addio alla Juventus e alla Nazionale

Totti e Buffon durante uno dei tanti Roma-Juventus

L'ex capitano della Roma ha voluto salutare l'amico Gigi

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 18 Mag. 2018 alle 13:19

Ieri Gigi Buffon ha annunciato l’addio alla Juventus e alla Nazionale, forse anche al calcio. I prossimi saranno giorni intensi per il capitano bianconero che, oltre a salutare i suoi tifosi nell’ultima giornata di campionato contro il Verona in programma domani, deciderà cosa fare nel suo prossimo futuro.

Una storia simile a quella vissuta da Francesco Totti quasi un anno fa. Il 28 maggio 2017 infatti lo storico capitano della Roma salutò tutti e appese gli scarpini al chiodo.

Forse anche per questo motivo Totti, ora dirigente giallorosso, ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera a Buffon. Parole affidate alla Gazzetta dello Sport:

“Mi sono sempre trovato a mio agio a ruoli invertiti: io che ostinatamente non riuscivo a staccarmi dalla mia maglia, tu che hai sempre provato a trasmettermi la tua razionalità. Per me è stato difficile, a tratti straziante, chiudere il cerchio”.

“E ora che hai annunciato il tuo addio alla Juventus, caro Gigi, mi sento scaraventato di nuovo nelle sensazioni di dodici mesi fa. Non posso dirti cosa proverai domani, nel tuo stadio. Neanche so cosa ti frullerà nella testa nelle ore successive, quando deciderai se andare avanti o fermarti. Ognuno elabora le cose a modo proprio. Ma sono certo che in questi giorni ti capiterà di riavvolgere il nastro della tua carriera. Ed è bello pensare che nei nostri rispettivi film abbiamo avuto entrambi una parte”.

“Ci siamo incrociati da piccoli, siamo diventati a poco a poco capitani e uomini. Abbiamo difeso la stessa maglia, quella azzurra. E lottato rispettivamente per l’altra pelle: quella giallorossa io, quella bianconera tu. Faccio fatica a ripercorre tutto con ordine, ma il vortice che ne esce fuori è davvero travolgente: vedo le notti mondiali, la Coppa verso il cielo di Berlino, i nostri abbracci; li mescolo a un cucchiaio e a un paio di bordate che ti ho rifilato e a qualche parata che ti potevi pure risparmiare! E ti dico grazie, per l’avversario e il compagno che sei stato”.

“Ps: Se nei prossimi giorni avrai bisogno di un consiglio, fammi uno squillo. Per te ci sarò sempre”.

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