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Sentenza storica nel calcio, la corte Ue dà ragione alla Superlega: “Vietare altri tornei è illegale”

Credit: Ansa
Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 21 Dic. 2023 alle 12:50

Sentenza storica nel calcio, la corte Ue dà ragione alla Superlega

La sentenza della Corte di giustizia europea può davvero rivoluzionare il mondo del calcio: la Corte Ue, infatti, ha stabilito che le norme di Uefa e Fifa sono contrarie al diritto dell’Unione Europea.

“Le regole della Fifa e della Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche tra club, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell’Unione Europea. Impedire ai club e ai giocatori di giocare in competizioni come la Superlega, è illegale” si legge nella nota diffusa dalla Corte Europea.

E ancora: “Non esiste un quadro normativo della Fifa e della Uefa che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”.

“Non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata – viene specificato nella sentenza perché – la Corte, essendo stata interrogata in generale sulle regole della Fifa e dell’Uefa, non si pronuncia su tale progetto specifico nella sua sentenza”.

Secondo la Corte Ue “Fifa e Uefa stanno abusando di posizione dominante. Le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da danneggiare le società calcistiche europee, le imprese che operano nei mercati dei media e, infine, i consumatori e i telespettatori”.

La sentenza rilancia immediatamente il progetto della Superlega. “Abbiamo ottenuto il Diritto di Competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro” ha commentato la A22 Sports management, la società che detiene i diritti della Superlega, che non solo ha rilanciato subito il progetto ma promesso anche la “visione gratuita” di tutte le partite.

Immediata la reazione dell’Uefa: “Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta ‘Superlega’; sottolinea piuttosto una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti. E rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a dare forma al modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.

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