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Steven Bradbury, da zimbello della Gialappa’s a eroe: il gesto del campione olimpico

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 10 Mar. 2022 alle 09:32

Steven Bradbury è un eroe. Dopo la clamorosa vittoria della medaglia d’oro dello short track 1000 metri ai Giochi Olimpici di Salt Lake City nel 2002, l’ex pattinatore australiano si è reso protagonista di un eroico salvataggio. In molti lo ricorderanno per la sua vittoria ai giochi olimpici e la conseguente presa in giro da parte della Gialappa’s a Mai dire gol dove venne evidenziata la sua fortuna sfacciata che lo portò alla medaglia d’oro. Ma in realtà Bradbury in patria non è mai stato considerato fortunato, anzi. La sua storia parla di un talento del pattinaggio mondiale che nella sua carriera ebbe molti infortuni di cui alcuni anche molto gravi. Nessuna macchietta, dunque, ma simbolo di una caparbietà.

Ora il gesto eroico. Sabato 5 marzo Steven Bradbury ha infatti salvato quattro ragazze che rischiavano di annegare. L’olimpionico, 48 anni, si trovava a Caloundra, nell’area di Brisbane, per delle lezioni di surf con il figlio Flynn e un suo amico, quando ha notato che le ragazze erano in difficoltà. “C’ero solo io e l’istinto ha preso il sopravvento”, ha raccontato a Radio949. Bradbury ha subito preso la tavola da surf del figlio e si è precipitato tra le onde altissime per salvare una delle ragazze. Nel frattempo i bagnini, avvertiti dal figlio, soccorrevano le altre. “Una di loro mi ha abbracciato stretto ringraziandomi e ho sentito cedere le ginocchia per l’enormità della situazione che avevo vissuto”, ha raccontato. Tutte le ragazze sono state portate in salvo, solo una di loro è andata in iperventilazione ma senza mai essere in pericolo di vita.

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