Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Sport

Morto Sinisa Mihajlovic, la malattia che ha colpito l’ex giocatore e allenatore

Di Redazione TPI
Pubblicato il 16 Dic. 2022 alle 15:14 Aggiornato il 16 Dic. 2022 alle 15:25

Morto Sinisa Mihajlovic, la malattia che ha colpito l’ex giocatore e allenatore

Qual è la malattia che ha colpito Sinisa Mihajlovic, morto oggi – venerdì 16 dicembre 2022 – a Roma? Da tempo l’ex allenatore del Bologna era gravemente malato. A colpirlo è stata la leucemia mieloide acuta. La malattia gli era stata diagnosticata nel 2019: era il 13 luglio quando il suo annuncio scosse Bologna e tutto il mondo del calcio.

Costretto ad abbandonare temporaneamente la panchina del Bologna, iniziò un percorso fatto di chemioterapia e cure nel dipartimento di Ematologia del Sant’Orsola di Bologna – con il trapianto di midollo il 29 ottobre di quell’anno – e lotta per tornare il più presto possibile ad allenare. Un’ambizione che si concretizzò l’8 dicembre, quando tornò a sedersi in panchina, a sorpresa.

Lo scorso marzo però era arrivata prima la notizia e poi l’annuncio di trovarsi difronte ad un nuovo stop imposto da un possibile ritorno della leucemia. “Sinisa – ha rivelato la Gazzetta dello Sport – è venuto a conoscenza di alcuni  “campanelli di allarme” già da tempo, dopo la sfida con la Salernitana del 26 febbraio. Ha vissuto senza dire nulla a nessuno la successiva gara col Torino. Subito dopo, per avere certezze legate alla malattia, ha dovuto subire un intervento chirurgico non banale. Solitamente chi lo fa passa in ospedale una settimana, lui ha fatto in modo di tornare a casa la sera stessa”.

Poi ancora: “Nonostante i punti di sutura, i dolori e le raccomandazioni di chi gli consigliava di stare a casa a riposare, la mattina successiva si è presentato a Casteldebole per guidare l’allenamento anche se quasi non stava in piedi”. Infine dopo il responso, a causa del quale si è dovuto sottoporre a nuove cure, Sinisa Mihajlovic ha informato i dirigenti del Bologna e tenuto una conferenza stampa improvvisa.

“Dalle ultime analisi che ho svolto ci sono campanelli d’allarme e potrebbe presentarsi il rischio di una ricomparsa. Per evitare che questo accada – ha detto l’allora tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic sulla malattia – dovrò fare un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere l’ipotesi negativa. Questa volta non entrerò in scivolata come due anni fa, ma giocherò d’anticipo per non farlo partire. Si vede che questa malattia è molto coraggiosa per avere ancora voglia di tornare ad affrontare un avversario come come, ma io sono qua: se non le è bastata la prima lezione, io sono qui pronto a dargliene una seconda”.

L’annuncio della morte

“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version