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    Scandalo razzismo al Chelsea: nove ex giocatori accusano gli ex allenatori Rix e Williams

    Il logo del Chelsea

    Il club inglese e la Football Association stanno indagando sull'accaduto

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 9 Mag. 2018 alle 10:24 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:41

    Si allarga di giorno in giorno lo scandalo razzismo che ha colpito il Chelsea. Al centro della bufera gli ex allenatori Graham Rix e Gwyn Williams che avrebbero avuto atteggiamenti razzisti nei confronti dei giocatori della squadra giovanile durante il loro periodo nel club.

    Tanti gli ex giocatori che negli ultimi giorni si sono fatti avanti con la loro testimonianza. Anche per questo il Chelsea ha dichiarato che indagherà a fondo. Il club infatti ha comunicato che è “assolutamente determinato a fare la cosa giusta” e a “supportare pienamente” qualsiasi ex giocatore colpito.

    E i due accusati? Rix e Williams hanno negato “tutte le accuse di razzismo di altro tipo”.

    Intanto però nove giocatori si sono fatti avanti ed hanno avanzato accuse di razzismo contro i due tecnici, tra loro anche due giocatori bianchi (Grant Lunn e Gary Baker) che hanno confermato gli abusi subiti da alcuni compagni di squadra.

    Uno scandalo che, come detto, si sta allargando di ora in ora. A gennaio infatti il quotidiano inglese The Guardian aveva fatto scoppiare il bubbone riferendo di tre ex giocatori che avrebbero fatto causa al club per l’atteggiamento tenuto dai suoi due dipendenti nel periodi incriminato. Dopo poco più di tre mesi il numero di “accusatori” è già salito a nove.

    Furono organizzate partite con squadre divise in base al colore della pelle, “bianchi contro i neri”, ha svelato un ex giocatore. Alcuni ragazzi di colore subirono poi episodi di “isolamento e umiliazione”. Comportamenti razzisti su cui la polizia inglese in questi mesi ha ovviamente indagato, ma – al momento – non ha intrapreso ulteriori azioni. Sono invece ancora in corso le indagini da parte del club e della Federcalcio d’oltremanica (Football Association) che non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

    “Come gruppo di ragazzi, probabilmente eravamo abituati ad ascoltare termini razzisti e insulti quando eravamo al club: una settimana sarebbero stati solo uno o due, un altro giorno potrebbe accadere 10 volte, era la norma”, le parole di Lunn, un portiere della squadra giovanile del Chelsea dei primi anni ’80.

    “Quei ragazzi non avevano alcun supporto o nessun modo di sfidarlo: non c’era nessun altro a cui andare, dovevano affrontarlo e accettarlo”, ha proseguito. “Non era giusto, ed è chiaro ora, probabilmente non ci siamo resi conto di quanto fosse sbagliato. È per questo che mi sono fatto avanti per supportare questi giocatori ora”.

    Dello stesso avviso Baker: “È sbagliato che le persone continuino a subire abusi razziali da bambini. È troppo facile dire che le persone dovrebbero essere in grado di andare avanti e gestire la cosa, le persone sono influenzate in modi diversi, ed è per questo che ho parlato”.

    A finire nel mirino è stato in particolare Williams che ha iniziò a lavorare nel Chelsea come scout nel 1979 (fu lui a scoprire John Terry). Nel 2006 poi il passaggio al Leeds per diventare ricoprire l’incarico di direttore tecnico.

    Rix invece entrò a far parte del Chelsea nel 1993 come allenatore del settore giovanile per poi diventare assistente manager. Nel 2000 l’addio al club londinese.

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