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Perché dopo la vittoria gli atleti olimpionici mordono le medaglie?

Questa usanza nel 2010 ebbe un esito poco piacevole per il campione di slittino David Moeller, che vinse l'argento alle Olimpiadi invernali di Vancouver

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 16 Feb. 2018 alle 16:50

Durante le cerimonie di premiazione delle Olimpiadi è solito vedere gli atleti mordere le proprie medaglie appena conquistate.

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Ci sono varie teorie sul motivo di questo gesto.

L’usanza potrebbe venire dal passato, quando gli atleti mordevano la medaglia per dimostrare a se stessi e agli altri che fosse davvero fatta di un metallo pregiato.

Ma questa spiegazione oggi non avrebbe senso in quanto i premiati sanno perfettamente che attualmente le medaglie, anche quelle d’oro, sono composte principalmente da argento e rame.

Se infatti le medaglie dei primi fossero fatte di oro massiccio, il Cio spenderebbe un circa 17 milioni di dollari per farle realizzare.

Un alto motivo, non molto convincente, sarebbe quello per cui i medagliati vogliano compiere un atto che rappresenti l’appropriazione del premio, come a cercare di dare maggiore concretezza alla vittoria.

La vera ragione del morso alla medaglia, però, sarebbe un’altra, da imputare ai fotografi.

Sarebbero loro infatti a chiedere con insistenza agli atleti di mimare il morso, così da riuscire a immortalare nello stesso scatto sia il volto del vincitore sia la medaglia.

Nel 2010 l’usanza ebbe un esito spiacevole per David Moeller, argento di slittino ai Giochi invernali di Vancouver.

Il campione infatti si scheggiò un dente mentre mordeva la sua medaglia.

Fortunatamente per lui la madre era una dentista.

L’atleta tedesco David Moeller, che si scheggiò un dente mordendo il suo argento ai Giochi invernali di Vancouver nel 2010
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