Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Sport

Mondiali Qatar 2022: perché vengono dati così tanti minuti di recupero

Di Redazione TPI
Pubblicato il 22 Nov. 2022 alle 18:22 Aggiornato il 22 Nov. 2022 alle 18:38

Mondiali Qatar 2022: perché vengono dati così tanti minuti di recupero

Nelle prime due giornate della Fifa World Cup 2022 sono stati concessi tantissimi minuti di recupero nel corso degli incontri. È questa la cosa che è subito stata notata dagli spettatori delle prime partite disputate tra ieri e oggi. Già nello scontro di apertura, tra il Qatar, padrone di casa, e l’Ecuador, vinto dai sudamericani, l’arbitro aveva assegnato 12 minuti di recupero. E ancora: 11 in Senegal-Olanda, 13 in Stati Uniti-Galles e, infine, il maxi-recupero nel corso di Inghilterra-Iran, ben 24 minuti extra. Oggi, 22 novembre, sono stati dati 14 minuti di recupero in Argentina-Arabia Saudita e 8 minuti in Danimarca-Tunisia. La media delle partite dopo i primi due giorni è di 106 minuti a incontro.

I Mondiali in Qatar sono iniziati da meno di 48 ore, ma il cambiamento avvenuto nel mondo del calcio è già evidente. Il fatto che si siano così allungati i tempi di gioco, di gran lunga superiori ai 90 minuti effettivi, deriva da una chiara considerazione fatta proprio dal presidente della Fifa Gianni Infantino mesi fa: “In ogni partita c’è molto tempo perso. C’è bisogno di rivedere qualcosa perché gli spettatori pagano per vedere 90 minuti di calcio, mentre le gare durano 50 minuti”.

Il calcio all’italiana

Le parole di Infantino fanno sorridere se si pensa agli escamotage trovati dai giocatori per “perdere tempo”, in particolare, a ridosso del triplice fischio finale e, peggio, nel corso dei minuti di recupero. E in questo, le squadre italiane sono delle vere esperte: infortuni improvvisati, inciampi nell’aria, i rilanci dei portieri a rischio ammonizione.

“Non dico di arrivare a 100 minuti – aveva aggiunto Infantino in quell’occasione – ma senza dubbio il tempo di recupero che concede l’arbitro deve essere legato strettamente ai minuti persi durante la partita. Bisogna fare una riflessione sul tempo effettivo di gioco”. L’obiettivo è infatti quello di offrire agli spettatori – soprattutto a coloro che pagano il biglietto per entrare allo stadio – un tempo di gioco che sia il più vicino possibile a quello effettivamente previsto dal regolamento calcistico.

Aumenteranno i minuti anche in Serie A?

Alla luce di quanto sta accadendo negli stadi qatarini, non è da escludere che questa novità possa arrivare a toccare anche la tanto amata Serie A, già a gennaio, quando ripartirà il campionato italiano: “Vogliamo evitare partite con 42 minuti di tempo effettivo”, ha dichiarato il presidente della commissione arbitrale Fifa, Pierluigi Collina qualche giorno prima del Mondiale. “Pensa a una partita con tre gol segnati: una celebrazione normalmente dura un minuto, un minuto e mezzo, quindi con tre gol segnati, perdi cinque o sei minuti”, ha precisato Collina. Chissà che anche Salernitana-Milan (la prima di campionato nel 2023) non duri 110 minuti.

 

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version