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“Lasciatela lavorare”, la campagna delle reporter sportive stanche delle continue molestie subite

Un frame del video in cui la reporter Bruna Dealtry di Esporte Interativo viene molestata da un tifoso.

Stanno proliferando in tutto il mondo i casi di molestie alle giornaliste sportive che raccontano l'atmosfera che si respira negli stadi di calcio prima e dopo le partite. Così è nata la campagna social "Deixa Ela Trabalhar", che in italiano vuol dire "lasciatela lavorare"

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 4 Mag. 2018 alle 17:43

Stanno proliferando in tutto il mondo i casi di molestie alle giornaliste sportive che raccontano l’atmosfera che si respira negli stadi di calcio prima e dopo le partite.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è stato quello dovuto subire da María Fernanda Mora, reporter di Fox Sport, a Guadalajara, in Messico, al termine della partita tra il Chivas de Guadalajara e il Toronto Fc, valida per la Concacaf Champions League.

Un gruppo di tifosi si è avvicinato all’inviata durante la diretta con lo studio, cantando e festeggiando la vittoria.

Uno di loro, alle spalle della donna, sembrerebbe allungare le mani su di lei.

La giornalista si gira poi verso il tifoso, lo allontana con una spinta e lo colpisce con il microfono.

Ecco il video della molestia alla reporter di Fox Sport María Fernanda Mora e la sua reazione:

Il 21 aprile 2018, invece, era toccato alla giornalista franco-spagnola, Marina Lorenzo, inviata per Canal Plus in occasione della finale di Coppa del Re, disputata a Madrid, tra il Barcellona e il Siviglia.

Molti tifosi del Barcellona, euforici e in evidente stato d’ebbrezza, hanno iniziato a disturbare non poco il collegamento della reporter, invadendo il campo e mettendosi anche davanti alla telecamera.

Lorenzo ha faticato non poco a trattenere gli esagitati tifosi, ma il culmine è giunto quando un giovane si è avvicinato a lei.

Non si capisce se il ragazzo abbia cercato di strattonarla per un braccio o abbia tentato di palparle il fondo schiena, ma la reazione della giornalista non si è fatta attendere.

“Non ti azzardare mai più a toccarmi”, ha sbottato con fermezza la giornalista.

Questo il video dell’episodio che ha coinvolto l’inviata di Canal Plus Marina Lorenzo:

Durante un’altra partita di calcio, il 14 marzo 2018, Bruna Dealtry, giornalista di Esporte Interativo è stata molestata in diretta da un tifoso.

Stavolta la reazione della donna in diretta è stata piuttosto composta, limitandosi a spendere due parole per condannare il gesto.

Bruna Dealtry ha continuato quindi a lavorare, rimanendo quanto più professionale possibile.

Ma una volta terminata la diretta, la reporter ha scritto un lungo post su Facebook, con tanto di video dell’aggressione, per raccontare il proprio stato d’animo.

Uno dei passaggi più salienti è questo: “Oggi ho sentito sulla mia pelle il senso di impotenza che molte donne provano negli stadi, nelle metropolitane e persino camminando per la strada”.

Ecco il post pubblicato da Bruna Dealtry di Esporte Interativo con il video dell’aggressione:

Il caso di Bruna Dealtry, insieme a molti altri avvenuti negli ultimi tempi, hanno spinto le giornaliste a far sentire la propria voce.

Così, in Brasile, dove gli episodi di molestie sono più frequenti, è nata la campagna social “Deixa Ela Trabalhar”, che in italiano vuol dire “lasciatela lavorare”.

La campagna è stata accompagnata anche da un video.

Sono più di 50 le giornaliste, le presentatrici e le reporter che hanno partecipato a questa iniziativa.

Nel filmato, oltre alle istanze delle giornaliste, sono incluse anche alcune immagini di dirette televisive nelle quali le inviate sono state costrette a difendersi da molestie, tra baci e palpatine non gradite.

“Vogliamo semplicemente lavorare in pace” e “vogliamo rispetto”: sono queste le parole pronunciate dalle giornaliste impegnate nella campagna Deixa Ela Trabalhar.

“Sapevamo di dover alzare il volume”, ha detto al Guardian Bibiana Bolson, giornalista di Espn, e una delle coordinatrici della campagna.

“Indipendentemente dalle nostre singole professioni, in TV, alla radio, sul Web o sulla carta, tutte noi abbiamo sperimentato qualche forma di molestia sessuale”.

Debora Gares, un’altra giornalista di Espn, ha aggiunto: “La campagna è davvero importante perché dimostra che non è inoffensivo o divertente mancare di rispetto, molestare o cercare di demoralizzarci”.

Ecco il video della campagna social Deixa Ela Trabalhar:

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