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Scandalo alla mezza maratona di Pechino: il trio africano si scansa per far vincere il rivale cinese | VIDEO

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 15 Apr. 2024 alle 18:18

Quello che è succeso nella mezza maratona di Pechino, disputata domenica, è “imbarazzante”. Così è stato definito da tanti l’episodio a cui in tanti hanno assistito dal vivo o nelle ore successive sui social. Protagonisti due podisti keniani (Robert Keter e Willy Mnangat) e un etiope (Dejene Hailu) che – da quanto si vede – hanno fatto di tutto perché vincesse la stella cinese, He Jie.

I tre, stando alle immagini, avrebbero lasciato il rivale cedendo il passo, rallentando la marcia, addirittura utilizzando una mimica molto esplicita affinché si facesse avanti. Nessuno lo avrebbe ostacolato, né gli avrebbe conteso la vittoria nonostante lo sprint a quattro e il vantaggio che gli atleti africani vantavano sul concorrente di casa.

He Jie, indietro di qualche metro rispetto agli avversari, difficilmente sarebbe riuscito a rimontare considerata l’andatura dei tre che gli erano davanti. Poi accade qualcosa di strano. Molto strano. Tanto da alimentare forti sospetti sulla regolarità della competizione. Uno dei tre podisti africani si volta per vedere dov’è il cinese, si accorge che non è così distante e gli fa un cenno chiarissimo con la mano: allarga il braccio di quel tanto che basta indicargli via libera e, contestualmente, rivolgendosi agli altri due corridori che aveva affianco, fa segno loro di non forzare…

L’Ufficio sportivo di Pechino e l’organizzatore dell’evento, il Beijing Sports Competition Management and International Exchange Center, hanno avviato un’inchiesta. Se avrà ripercussioni disciplinari (e in che misura) si vedrà. Intanto, il vincitore ha detto la sua: “Ho voluto stabilire una sorta di record personale perché non avevo mai partecipato prima a una mezza maratona”. E ha aggiunto che riteneva la corsa solo una sorta “di allenamento in vista delle prossime Olimpiadi estive di Parigi 2024, dove spero di mostrare a tutto il mondo la velocità degli atleti cinesi”.

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