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Cosa c’entra La Russia con la finale di Champions e perché è scoppiata una polemica

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 26 Mag. 2023 alle 15:23 Aggiornato il 26 Mag. 2023 alle 15:24

Poco più di mille euro tra volo, assicurazione e spese di agenzia, più 180 di biglietto che dovrà essere “scaricato direttamente dal portale della Uefa a ricezione del codice di conferma”: sono queste le “migliori condizioni possibili” di cui parla il vice presidente dell’Inter Club Parlamento, il deputato milanese di centrodestra Alessandro Colucci, segretario della Camera, eletto nel 2022 con la lista Noi Moderati, rivolgendosi agli iscritti, ed elogiando il lavoro da Ignazio La Russa per garantire a chi lo volesse un posto ad Istanbul per assistere alla finale di Champions League.

L’immagine del documento, una lettera circolata tra i parlamentari neroazzurri, ha fatto infuriare i tifosi del biscione, vista la rarità dei biglietti per la finale in Turchia. “Ecco dove sono finiti i ticket” e “Intanto gli interisti normali restano a casa”, le critiche mosse. Gli iscritti che volessero partire si metterebbero in viaggio il 9 giugno, alla vigilia della sfida col Manchester City, con ritorno previsto nella notte dopo la finale.

Non ci sarebbero particolari privilegi per i parlamentari, anzi il club specifica: “Non abbiamo certezza che tutti gli iscritti avranno i biglietti, né abbiamo trattamenti di favore rispetto ad altri Inter club”. Sull’argomento c’è stato dibattito anche tra gli ultras del club e la società: biglietti saranno venduti agli abbonati e agli Inter club che ne hanno fatto richiesta online, privilegiando chi ha in tasca una tessera da più tempo

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