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“Troppe plusvalenze artificiali”: il documento su Paratici che rischia di mettere nei guai la Juventus

Di Redazione TPI
Pubblicato il 8 Nov. 2022 alle 10:59 Aggiornato il 8 Nov. 2022 alle 11:00

Nell’ambito delle indagini della Procura di Torino sui bilanci della Juventus è saltato fuori un documento, denominato “Il libro nero di Fabio Paratici”, in possesso del direttore sportivo della società, Federico Cherubini. Paratici è l’ex capo dell’area tecnica del club, ora al Tottenham, e nel quaderno di appunti gli investigatori hanno trovato diversi “rilievi fatti alla sua gestione” da parte dell’attuale dirigente. Tra le note di Cherubini una in particolare potrebbe diventare rilevante ai fini dell’indagine: “Eccessivo ricorso a plusvalenze artificiali”. Alla Juventus viene infatti contestato l’aver gonfiato il prezzo di vendita di alcuni calciatori in modo da coprire le perdite a bilancio.

“Giudizi e valutazioni cambiano ogni giorno – scrive ancora il ds – piano recupero bilancio disastroso, meno forma più sostanza”. “Come siamo arrivati qui?”, si interroga Cherubini e cita “acquisti senza senso” e investimenti “fuori portata (Kulusevski??)”. Paratici viene accusato della “distruzione di una generazione: Kean, Spinazzola, Audero…”. Il procuratore aggiunto Marco Gianoglio i pubblici ministeri Mario Bendoni e Ciro Santoriello hanno ipotizzato per il presidente Andrea Agnelli, per l’ad Maurizio Arrivabene e altri dirigenti il reato di false comunicazioni sociali, false informazioni al mercato, ostacolo agli organi di vigilanza e utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti. Nel mirino anche gli accordi tra la società e i giocatori per il mancato versamento degli stipendi durante la pandemia.

Secondo la stima della guardia di finanza, per le “manovre stipendi” mancherebbero dai conti circa 34 milioni di euro, tra cui i 19,975 milioni relativi al solo Cristiano Ronaldo, con il quale la Juventus avrebbe avuto una scrittura privata per corrispondere la somma senza farla risultare a bilancio. Spunta anche un messaggio di Stefano Bertola, dirigente che si occupava di contabilità, ad Andrea Agnelli: “On track ma su una bumpy road. Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza. Speriamo nel vaccino per lo stadio ma è difficile”.

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