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Genoa, Thiago Motta: “Situazione non facile, ma sensazioni buone”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 23 Ott. 2019 alle 16:44 Aggiornato il 23 Ott. 2019 alle 16:48

Genoa, Thiago Motta si presenta

“Quello che conta in questo momento è che questi ragazzi pensino a giocare e a dare tutto. Ma ho visto nei loro occhi che possiamo farcela”. Queste le parole di Thiago Motta nel giorno della sua presentazione come allenatore del Genoa al posto dell’esonerato Aurelio Andreazzoli.

“Le sensazione sono buone. Tornare al Genoa da allenatore è una grande opportunità ma anche un grande onore – ha detto ricordando l’esperienza da giocatore 10 anni fa -. La situazione non è semplice ma dobbiamo uscirne. Possiamo farlo lavorando ogni giorno e sono convinto che ci riusciremo”.

“Ho detto ai ragazzi che la maglia del Genoa va onorata e indossata tutti i giorni non solo il giorno della partita. Se tutti daranno il cento per cento in settimana potremo cambiare la situazione”, le parole di Motta.

“Preziosi? Ci conosciamo bene e ci basta guardarci negli occhi per capirci. Ho visto nel suo sguardo che aveva voglia che allenassi il Genoa e lui che io volevo allenarlo”.

“Alla squadra ho fatto un discorso di cuore più che di testa. In quel momento era quello che mi veniva da dire. Criscito è importante, un giocatore di spessore che sarà fondamentale come capitano. Pandev è una grande persona e dentro ad un gruppo un elemento come lui conta tantissimo. Sono contento di averlo nella mia squadra”.

“Schone lo conosciamo tutti, ha giocato in una grande squadra come l’Ajax e sa di essere un elemento importante. È un giocatore che deve dare molto e mi aspetto tantissimo da lui. Sono fortunato ad avere giocatori di questo livello nella rosa e sono sicuro che potremo crescere ancora tutti insieme”.

“Era una lettura differente delle posizioni in campo, invece che orizzontale andava vista in verticale e serviva per togliere importanza ai numeri. Puoi giocare con cinque difensori ed essere meno difensivo di una difesa a quattro – ha concluso Motta – se nel primo caso hai giocatori di qualità più offensiva e nel secondo invece quattro difensori puri”.

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