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    Chi vincerà i mondiali di calcio? La classifica di TPI delle 10 squadre favorite

    La Coppa del Mondo
    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 24 Mag. 2018 alle 11:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:56

    Il Mondiale è alle porte: il 14 giugno le più forti nazionali del Mondo si sfideranno in Russia per l’edizione 2018 dei campionati del Mondo di calcio. Come noto, mancherà l’Italia, eliminata nei play-off dalla Svezia. Presenti ovviamente tutte le big: dal Brasile alla Spagna, passando per Argentina, Germania e Francia.

    Insomma, sarà un grande Mondiale con tanti campioni in campo. Ma chi lo vincerà? Chi sono i favoriti? Difficile indicare una sola squadra. C’è chi dice Brasile, chi Argentina, chi un europea coma la solita Germania o la giovane Francia. Noi di TPI abbiamo deciso di analizzare pro e contro delle principali 10 nazionali che prenderanno parte al Mondiale così da potersi fare un’idea più approfondita.

    Le 10 squadre sono state divise in due fasce. Sono state inserite in prima quelle con la rosa nel complesso migliore e quindi più accreditate alla vittoria finale. In seconda le cosiddette “outsider”, o comunque le nazionali forti, ma che faticherebbero un po’ di più a conquistare il trofeo.

    PRIMA FASCIA

    1) BRASILE

    Sono i favoritissimi per la vittoria finale. Si sono conquistati il Mondiale vincendo il “girone” di qualificazione sudamericano. Samba e bel calcio, dove passano loro c’è festa. L’umore è alle stelle e tutti confidano in Neymar, la stella della squadra di Tite. Ma attenti anche al resto della rosa: i campioni non mancano.

    Girone:

    (E) Brasile, Svizzera, Costa Rica e Serbia.

    Convocati:

    Portieri: Alisson, Ederson, Cássio

    Difensori: Fágner, Danilo, Marcelo, Filipe Luís, Marquinhos, Miranda, Thiago Silva, Geromel

    Centrocampisti: Casemiro, Fernandinho, Fred, Paulinho, Philippe Coutinho, Renato Augusto, Willian

    Attaccanti: Douglas Costa, Firmino, Gabriel Jesus, Neymar, Taison

    Pro:

    Umore, consapevolezza, squadra solida e il recupero di Neymar sono le carte vincenti di questo Brasile che a distanza di 16 anni dall’ultima volta vuole rialzare al cielo la coppa del Mondo. Il calcio non è spumeggiante, ma i risultati arrivano e i tifosi brasiliani sono contenti.

    Contro

    Pochi giorni prima della diramazione della lista dei convocati Tite ha dovuto registrare il forfait di Dani Alves, infortunatosi nella finale di Coppa di Francia con il suo PSG. Una mazzata per il ct brasiliano che contava sulle capacità tecniche ma anche sul forte carattere del suo terzino. Al suo posto è stato chiamato Danilo. Mica male…

    2) ARGENTINA

    Tra le favorite non può mancare l’Argentina, finalista dell’ultima edizione in Brasile dove venne sconfitta dalla Germania. A trascinarla ci sarà il solito Messi chiamato (forse per l’ultima volta) a provare a vincere la Coppa del Mondo, l’unico trofeo ancora non conquistato dalla Pulce che lo proietterebbe nella leggenda come un certo Diego Armando Maradona. Preoccupa il cammino avuto dalla squadra di Sampaoli durante le qualificazioni. Il pass per Russia 2018 è infatti arrivato all’ultimo respiro, tardi. Troppo tardi.

    Girone:

    (D) Argentina, Islanda, Croazia e Nigeria

    Convocati:

    Portieri: Nahuel Guzman (Tigres), Wilfredo Caballero (Chelsea), Franco Armani (River Plate).

    Difensori: Gabriel Mercado (Siviglia), Cristian Ansaldi (Torino), Nicolas Otamendi (Manchester City), Federico Fazio (Roma), Marcos Rojo (Manchester United), Nicolas Tagliafico (Ajax), Marcos Acuna (Sporting Clube de Portugal).

    Centrocampisti: Javier Mascherano (Hebei Fortune), Eduardio Salvio (Benfica), Lucas Biglia (Milan), Giovani Lo Celso (Psg), Ever Banega (Siviglia), Manuel Lanzini (West Ham), Maximiliano Meza (Independiente), Angel Di Maria (Psg), Cristian Pavon (Boca Juniors).

    Attaccanti: Lionel Messi (Barcellona), Paulo Dybala (Juventus), Gonzalo Higuain (Juventus), Sergio Aguero (Manchester City).

    Pro:

    Squadra abbastanza solida con un attacco super. Forse il migliore del Mondiale. Nessuno infatti può contare su Messi, Dybala, Higuain e Aguero. La “garra” non macherà, Sampaoli e gli argentini su questo sono una garanzia.

    Contro:

    Pronti via, subito un infortunio. Il ct Sampaoli pochi giorni dopo la diramazione della lista dei convocati ha perso il suo portiere titolare: Romero. L’estremo difensore del Manchester United ha infatti subito un infortunio al ginocchio che non gli permetterà di giocare. Non si tratta di Buffon, ma è sempre una perdita importante considerato che sarebbe stato titolare.

    Preoccupano poi alcune scelte di Sampaoli come quella di lasciare a casa Icardi. Certo, sono stati convocati fior di campioni, ma siamo sicuri che il capocannoniere della serie A non potesse far comodo?

    3) GERMANIA

    Beh, che dire… La Germania è sempre la Germania. Vuoi o non vuoi arrivano sempre tra le prime. E poi… Sono i campioni del Mondo in carica, impossibile non considerarli tra i favoriti per questo Mondiale. Colpisce l’assenza dell’eroe di Brasile 2014 Goetze, rimasto a casa perché considerato non in condizione. Tanta qualità persa ma sostituita a dovere. Squadra solida e compatta. Una corazzata.

    Girone:

    (F) Germania, Messico, Svezia e Corea del Sud

    Convocati:

    Portieri: Neuer (Bayern Monaco), ter Stegen (Barcellona), Leno (Bayer Leverkusen), Trapp (Paris Saint-Germain)

    Difensori: Jérôme Boateng (Bayern Monaco), Matthias Ginter (Borussia Mönchengladbach), Jonas Hector (Colonia), Mats Hummels (Bayern Monaco), Joshua Kimmich (Bayern Monaco), Marvin Plattenhardt (Hertha Berlino), Antonio Rüdiger (Chelsea), Niklas Süle (Bayern Monaco), Jonathan Tah (Bayer Leverkusen).

    Centrocampisti: Julian Brandt (Bayer Leverkusen), Julian Draxler (Paris Saint-Germain), Ilkay Gündogan (Manchester City), Leon Goretzka (Schalke 04), Sami Khedira (Juventus), Toni Kroos (Real Madrid), Mesut Özil (Arsenal), Marco Reus (Borussia Dortmund), Sebastian Rudy (Bayern Monaco).

    Attaccanti: Timo Werner (Lipsia), Thomas Müller (Bayern Monaco), Nils Petersen (Friburgo), Mario Gomez (Stoccarda), Leroy Sané (Manchester City).

    Pro:

    Hanno un carattere e una storia tale che gli permette di stare sempre sul pezzo. Giocano bene e compatti. Sarà difficile battere la Germania. Anche perché come disse Lineker: “Il calcio è quello sport in cui 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince”. E poi con questo centrocampo è difficile fare male…

    Contro:

    L’incognita principale è legata a Neuer. Il portiere del Bayern Monaco è fermo ai box da mesi. Viene dato come recuperato. Sarà pronto a giocare da titolare fin da subito?

    4) FRANCIA

    La Francia potrebbe essere una piccola, grande sorpresa del Mondiale russo. Deschamps ha in mano una rosa di valore assoluto. Tantissimi i campioni a disposizione del ct francese che ha dovuto lasciare a casa quasi un’altra squadra (Martial, Benzema, Rabiot, Lacazzette…). L’incognita è la giovane età della squadra che potrebbe peccare di inesperienza. I francesi però fino ad oggi non hanno mostrato particolari punti deboli e poi, se in attacco hai due giocatori come Griezmann e Mbappé, non puoi non sognare…

    Girone:

    (C) Francia, Australia, Perù e Danimarca

    Convocati:

    Portieri: Areola, Lloris, Mandanda

    Difensori: Sidibé, Pavard, Kimpembe, Umtiti, Varane, Rami, Lucas Hernandez , Mendy.

    Centrocampisti: Nzonzi , Lemar, Kanté, Matuidi , Pogba, Tolisso.

    Attaccanti: Fekir, Griezmann, Giroud, Mbappé, Thauvin, Dembelé.

    Pro:

    Squadra giovane, allegra e che gioca bene. Tanta qualità per Deschamps che si è trovato a gestire una nidiata di grandi giocatori. Saranno vincenti come quelli del 1998? Chissà. La qualità però c’è.

    Contro:

    La decisione di Rabiot di rinunciare al ruolo di riserva potrebbe creare problemi. Di sicuro ha creato polemiche. L’equilibrio dello spogliatoio francese è sempre un’incognita. In passato è già capitato che esplodesse mandando all’aria anni di lavoro. Deschamps non può permetterselo e forse anche per questo non ha convocato Karim Benzema. Scelta giusta?

    Preoccupa poi la gioventù della rosa. Non sempre essere giovani è un vantaggio. Specialmente al Mondiale dove l’esperienza conta. Eccome se conta.

     

    5) SPAGNA

    Altra squadra dalla qualità pazzesca. Campioni su campioni. Gli abbiamo visti giocare da vicino (erano nel nostro girone di qualificazione) e l’impressione è stata ottima. Forse non sono al livello della Spagna campione del Mondo nel 2010, ma tanta roba.. Tantissimi i campioni a disposizione del ct Lopetegui che ha lasciato a casa giocatori del calibro di Morata, Callejon e Suso. Presente la leggenda Iniesta.

    Girone:

    (B) Spagna, Portogallo, Marocco e Iran

    Convocati:

    Portieri: De Gea, Reina, Kepa

    Difensori: Carvajal, Odriozola, Pique, Sergio Ramos, Nacho, Azpilicueta, Jordi Alba, Nacho Monreal.

    Centrocampisti: Busquets, Saul, Koke, Thiago, Iniesta, David Silva.

    Attaccanti: Isco, Asensio, Lucas Vázquez, Iago Aspas, Rodrigo, Diego Costa.

    Pro:

    Squadra rodata e che gioca un bel calcio. Nel girone di qualificazione hanno vinto praticamente sempre condannandoci ai playoff. E poi possono contare sui colpi dei singoli. E che singoli…

    Contro:

    Alcune scelte di Lopetegui hanno lasciato qualche dubbio. Sarà stato giusto lasciare a a casa Morata? Chissà. Preoccupano poi i rapporti interni allo spogliatoio: la politica (referendum catalogna) prenderà il sopravvento o no? E il naturalizzato Diego Costa che impatto avrà?

    SECONDA FASCIA

    6) BELGIO

    Il Belgio arriva al Mondiale con una signora squadra. Tanti campioni (anche se per lo più concentrati tra centrocampo e attacco) e un bel gioco. Superato facilmente il girone di qualificazione. Come negli ultimi europei sono gli outsider della competizione. Da capire però se il ct Martinez sarà in grado di gestire il tutto.

    Girone:

    (G) Belgio, Inghilterra, Tunisia e Panama

    Convocati:

    Portieri: Koen Casteels (Wolfsburg), Thibaut Courtois (Chelsea), Simon Mignolet (Liverpool), Matz Sels (Anderlecht).

    Difensori: Dedryck Boyata (Celtic), Laurent Ciman (Montreal Impact), Leander Dendoncker (Anderlecht), Jordan Lukaku (Lazio), Thomas Meunier (PSG), Thomas Vermaelen (Barcellona), Jan Vertonghen (Tottenham), Vincent Kompany (Man City), Toby Anderweirel (Tottenham), Christian Kabasele (Watford).

    Centrocampisti: Kevin De Bryune (Manchester City), Mousa Dembele (Tottenham), Youri Tielemans (Monaco), Axel Witsel (Tianjin Quanjian), Yannick Carrasco (Daliang Yifang), Marouane Fellaini (Man United), Nacer Chadli (west Bromwich Albion), Adnan Januzaj (Real Sociedad)

    Attaccanti: Michy Batshuayi (Borussia Dortmund), Eden Hazard (Chelsea), Thorgan Hazard (Borussia Monchengladbach), Romelu Lukaku (Manchester United), Dries Mertens (Napoli), Christian Benteke (Crystal Palace).

    Pro:

    Attacco e centrocampo super. Hazard, Mertens, Lukaku e De Bryune fanno sognare i tifosi del Belgio. Il gioco c’è, squadra concreta e fisica.

    Contro:

    Da capire se la difesa sarà all’altezza della situazione, il rischio di prendere troppi gol è dietro l’angolo. L’altro problema è ambientale: con l’esclusione di Nainggolan dai convocati il ct Martinez si è messo contro un paese (quasi) intero.

    7) INGHILTERRA

    La generazione d’oro (che però non ha vinto nulla) è ormai quasi tutta in pensione. Zero ambizioni per Inghilterra? Niente affatto. A Russia 2018 si presenterà una signora squadra. Sì, forse inferiore alle big (Brasile, Germania, Argentina, Ferancia e Spagna), ma di tutto rispetto. I ragazzi di Southgate sono pronti a dare battaglia fino all’ultimo minuto. Sono inglesi…

    Girone:

    (G) Inghilterra, Belgio, Panama e Tunisia

    Convocati:

    Portieri: Pickford, Butland, Pope

    Difensori: Alexander-Arnold, Walker, Trippier, Rose, Maguire, Jones, Stones, Cahill

    Centrocampisti: Henderson, Dier, Alli, Lingard, Young, Delph, Loftus-Cheek

    Attaccanti: Sterling, Vardy, Kane, Rashford, Welbeck

    Pro:

    Squadra giovane e allegra. Tanti ottimi giocatori guidati da Alli e Keane, chiamati al salto di qualità internazionale.

    Contro:

    A preoccupare sono la poca esperienza ad altissimi livelli del ct Southgate e i dubbi legati al sistema tattico da mettere in campo: 3-4-3? Tecnicamente la squadra non è al livello delle big, ma nel calcio non si sa mai.

    8) URUGUAY

    Il mistero continua: l’Uruguay, piccolo paese sudamericano con 3 milioni e mezzo di abitanti, come spesso gli è capitato nel passato, si presenta la Mondiale con una squadra che fa invidia a gran parte del Mondo. Come facciano ad avere così tanti campioni a disposizione resta un mistero. Sarà l’aria buona? Il ct Tabarez a Russia 2018 potrà contare su una squadra tignosa e su una coppia d’attacco stellare: Cavani-Suarez.

    Girone:

    (A) Uruguay, Russia (padrona di casa), Egitto e Arabia Saudita

    Convocati:

    Portieri: Muslera (Galatasaray), Silva (Vasco da Gama), Campana (Independiente)

    Difensori: Godin (Atletico Madrid), Coates (Sporting Lisbona), Gimenez (Atletico Madrid), Pereira (Porto), Gaston Silva (Independiente), Caceres (Lazio), Varela (Penarol)

    Centrocampisti: Nandez (Boca Juniors), Torreira (Sampdoria), Vecino (Inter), Valverde (Deportivo La Coruna), Bentancur (Juventus), Sanchez (Monterrey), De Arrascaeta (Cruzeiro), Laxalt (Genoa), Rodriguez (Penarol), Urretaviscaya (Monterrey), Lodeiro (Seattle Sounders FC), Ramirez (Sampdoria)

    Attaccanti: Stuani (Girona), Gomez (Celta Vigo), Cavani (PSG), Suarez (Barcellona)

    Pro:

    Entusiasmo, garra e classe. Questi i punti di forza dell’Uruguay di Tabarez.

    Contro:

    A limitare l’Uruguay le poche scelte in panchina. L’undici titolare è di assoluto rilievo, i panchinari un po’ meno. Qualora uno tra Suarez e Cavani si dovesse far male, al loro posto entrerebbe uno tra Suani e Gomez. Non proprio la stessa cosa…

    9) PORTOGALLO

    Sono i campioni d’Europa in carica e hanno Cristiano Ronaldo. Basterebbe questo per spiegare perché il Portogallo può sognare il colpaccio Mondiale. Va però detto che una loro vittoria passerebbe alla storia come imprevedibile data la differenza di rosa rispetto alle big. Ok CR7, ma il resto della selezione portoghese non è di assoluto livello.

    Girone:

    (B) Portogallo, Spagna, Marocco e Iran

    Convocati:

    Portieri: Rui Patrício (Sporting), Beto (Göztepe), A.Lopes (Lione).

    Difensori: Bruno Alves (Rangers), Pepe (Besiktas), José Fonte (Dalian Yifang), Cédric Soares (England Southampton), R.Guerreiro (Borussia Dortmund), R.Pereira (Porto), Mário Rui (Napoli), Rúben Dias (Benfica)

    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), William Carvalho (Sporting), João Mário (West Ham United/Inter), Bernardo Silva (Manchester City), Adrien Silva (Leicester City), Manuel Fernandes (Lokomotiv Mosca), Bruno Fernandes (Sporting)

    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Quaresma (Besiktas), André Silva (Milan), Gelson Martins (Sporting), Guedes (Valencia)

    Pro:

    Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse del Real Madrid è l’assoluta stella della squadra. Lui può portare il Portogallo a livelli mai visti, ma avrà bisogno dell’aiuto dei compagni.

    Contro:

    Non è una squadra affidabile. Spesso gioca sotto ritmo cosa che difficilmente può portare vantaggi a un Mondiale. Da verificare la solidità difensiva.

    10) COLOMBIA

    Abbiamo inserito la Colombia di Pekerman più per simpatia che per reali potenzialità di vittoria. La squadra è buona, ci sono anche giocatori di assoluto livello come Falcao, James Rodriguez e Cuadrado. A saltare all’occhio però la presenza tra i convocati di tantissimi giocatori tesserati con club sudamericani, quindi di livello inferiore (almeno sulla carta) dei colleghi “europei”.

    Girone:

    (H) Colobia, Polonia, Senegal e Giappone

    Convocati:

    Portieri: Ospina (Arsenal), C.Vargas (Deportivo Cali), Arboleda (Banfield), JF.Cuadrado (Once Caldas)

    Difensori: C.Zapata (Milan), D.Sánchez (Tottenham), Santiago Arias (PSV), O.Murillo (Pachuca), Fabra (Boca Juniors), Mojica (Girona), Yerry Mina (Barcellona), Tesillo (Club León), Espinosa (Girona), Medina (Monterrey), F.Díaz (Olimpia)

    Centrocampisti: W.Barrios (Boca Juniors), C.Sánchez (Espanyol), Lerma (Levante), Izquierdo (Brighton), James Rodríguez (Bayern Monaco), G.Moreno (Shanghai Shenhua), Aguilar (Deportivo Cali), Uribe (América), Chará (Junior), J.Quintero (River Plate), Cardona (Boca Juniors), J.Cuadrado (Juventus), G.Cuéllar (Flamengo), Pérez Cardona (Boca Juniors)

    Attaccanti: Falcao (Monaco), D.Zapata (Sampdoria), Miguel Borja (Palmeiras), Bacca (Villarreal), Muriel (Siviglia), T.Gutiérrez (Junior)

    Pro:

    Allegria e qualche giocatore di livello . La Colombia punterà su queste caratteristiche per provare a centrare il sogno.

    Contro:

    Difesa ballerina, poca esperienza internazionale e poca tattica. Pakerman dovrà lavorare sodo per rendere competitiva ad altissimi livelli la sua Colombia.

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