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“Non andate a pranzo con Cristiano Ronaldo”, il consiglio di Evra

Il campione del Portogallo Cristiano Ronaldo
Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 12 Lug. 2018 alle 14:03 Aggiornato il 12 Lug. 2018 alle 14:56

Cristiano Ronaldo è stato uno degli assoluti protagonisti del Mondiale di Russia 2018 e ora lo è del mercato con il suo clamoroso trasferimento alla Juventus che ha fatto, sta facendo e farà tanto rumore.

Il fuoriclasse portoghese è riconosciuto da tutti come un professionista esemplare. Forse anche troppo stando a quanto raccontato da Evra, suo ex compagno al Manchester United.

“Una volta sono andato da lui dopo un allenamento e a tavola c’erano solo insalata, pollo e acqua. Finito di mangiare, si è alzato e ha cominciato a giocare col pallone, proponendomi di fare qualche passaggio, poi mi ha chiesto di andare a nuotare in piscina”, ha rivelato il francese.

“Non capivo se avevo avuto un invito a pranzo o ad un allenamento per la partita del giorno dopo… Cristiano è una macchina, non la smette mai di allenarsi”, ha poi aggiunto a itv sports.

Evra ha poi raccontato un altro aneddoto: “Una volta ha giocato a ping pong con Rio Ferdinand, che lo battè. Non la prese bene e mandò suo cugino a comperare un tavolo, prese ad allenarsi a casa e dopo due settimane battè Rio davanti a tutti. Cristiano è fatto così, non mi sorprende che voglia vincere altri Palloni d’oro, e puntare al Mondiale”.

Insomma, i nuovi compagni di CR7 sono avvisati.

Cristiano Ronaldo in Italia pagherà solo 100mila euro di tasse su 54 milioni guadagnati all’estero

Una nuova sfida professionale, addirittura per qualcuno una scelta di cuore (“Mi è sempre piaciuta la Juve”, aveva detto CR7 dopo la partita allo Stadium ad aprile).

O, forse, una decisione dettata dal conto in banca. Non per l’ingaggio monstre, che porterà Ronaldo a guadagnare 30 milioni di euro netti all’anno (qui la classifica del calciatori più pagati in Italia e nel mondo).

Il fenomeno portoghese, del resto, aveva anche offerte economicamente più allettanti, in particolare dalla Cina, dove gli era stato offerto un ingaggio di 200 milioni in due anni.

Ciò che in Cina e da nessun’altra parte avrebbe trovato, però, è un regime fiscale a dir poco agevolato, un vantaggio non di poco conto per chi ha un processo a carico in Spagna per una presunta evasione fiscale da 14 milioni di euro.

Soldi che, per i magistrati iberici, sarebbero stati occultati in società delle Isole Vergini Britanniche e non dichiarati al fisco. La vicenda potrebbe chiudersi con un maxi risarcimento versato da CR7, pari a circa 18 milioni di euro.

Forse scosso dalle vicende fiscali spagnole, Ronaldo avrà gradito non poco la legge che, in Italia, gli permetterà invece di versare appena 100mila euro di imposte sui 54 milioni guadagnati all’estero.

Nel 2017, infatti, il governo Gentiloni approvò una legge che prevede un regime estremamente agevolato per i “paperoni” che vogliono trasferire la loro residenza fiscale in Italia.

Possono beneficiare di questo regime fiscale, ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del testo unico delle imposte sui redditi, coloro i quali non siano state residenti in Italia per almeno nove delle dieci annualità precedenti l’inizio di validità dell’opzione.

I vantaggi, peraltro, possono essere estesi anche ai familiari, la cui imposta forfettaria prevista è addirittura più bassa, pari a 25mila euro ciascuno.

Ronaldo, insomma, con il trasferimento in Italia potrà conservare praticamente intatto il suo patrimonio, con un versamento alle casse dello stato irrisorio.

La norma fu varata dal governo Gentiloni con l’obiettivo di attrarre in Italia investimenti, nonché i patrimoni di persone che, una volta stabilita la residenza fiscale nel nostro paese, avrebbero un’alta capacità contributiva.

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