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De Laurentiis e la Superlega: “Sentenza epocale. Voglio la Serie Élite a inviti con squadre delle grandi città”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 22 Dic. 2023 alle 21:04

De Laurentiis e la Superlega: “Sentenza epocale. Voglio la Serie Élite a inviti con squadre delle grandi città”

Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, Aurelio de Laurentiis invoca il modello Nba per il calcio. Niente più promozioni e retrocessioni e porte chiuse alla provincia. Largo invece alle squadre di città per una “Serie d’élite” che diventi “come il basket in America”. Questa la posizione del presidente del Napoli dopo la storica sentenza Ue che ha escluso a Fifa e Uefa il diritto di autorizzare i club a prendere parte a competizioni alternative.

Secondo De Laurentiis, si tratta di un “cambiamento epocale”. “La posizione dominante di Uefa e Fifa, che oggi l’Europa censura, è servita a elargire bonus in cambio di consenso”, ha detto in un’intervista al Corriere dello Sport. “Chi ha governato fin qui da monopolista non ha compreso che il calcio è un’impresa e ha bisogno di fatturati crescenti. Se io investo centinaia di milioni per partecipare a un circo che distribuisce noccioline, non fa utili e mi costringe a giocare sempre di più per tenere in piedi un carrozzone improduttivo, il gioco non vale la candela”.

Il produttore cinematografico ha ricordato il tentativo di Superlega naufragato nel 2021: “non mi convinceva, lo dissi ad Andrea Agnelli. Mancava un avvicendamento di merito connesso al valore delle singole squadre. Ma in Italia chi sono i veri imprenditori del calcio? RedBird sta in America. L’Inter non si sa di chi sia. Vorrei avere il piacere di vedere in Lega Dan Friedkin e suo figlio qualche volta. Li ho incontrati a Los Angeles per parlare di cinema, ma qui non vengono. E nessuno si ribella all’idea balzana di una supercoppa che neanche gli arabi vorrebbero”.

La sua idea è quella di una “Serie E, dove e sta per Élite”, composta “sole squadre di città con un numero rilevante di tifosi. Un Palermo che dà garanzie economiche non può fare la trafila dalla Serie D. Un Bari che ha un bacino di un milione duecentomila fan non può stare dove sta. Mentre in prima serie ti trovi città di ventimila abitanti che non fanno diecimila biglietti. Allora io dico: alle sette, otto squadre che egemonizzano la classifica, aggiungiamone altre sette che possono avere le stesse ambizioni. E chiudiamo a 14 posti nella Serie d’élite. Poi due gironi di Serie A da venti squadre. E il resto è dilettantismo, che funga da vivaio”. Come la Nba, sostiene De Laurentiis, “che ha i palazzetti strapieni. Vai a vedere i Lakers e non riesci a trovare un biglietto. Poi chiediti quanto incassano. E qualcuno obietta che il senso agonistico verrebbe a mancare. Non è vero niente”.

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