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Corona e il caso scommesse: “Ci sono altri 10 giocatori e 5 squadre coinvolti. La mia fonte? Lo zio di un ex Inter di Mourinho”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 14 Ott. 2023 alle 12:04

Fabrizio Corona è ormai da giorni al centro delle cronache per le sue rivelazioni sulle presunte scommesse illegali portate avanti da alcuni giocatori. Dopo Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali – indagati dalla procura di Torino – l’ex re dei paparazzi ha fatto il nome di Nicola Zalewski, che però non comparirebbe negli atti dell’indagine.

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex re dei paparazzi rivela: “Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine”. “Quante squadre di calcio sono coinvolte? Cinque, sei. I nomi non posso farli altrimenti vengo indagato – le sue parole -. Non sarebbero mai andati Da Tonali e Zaniolo a Coverciano se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera”.

Martedì Corona sarà ospite di Avanti popolo su Rai 3: “Dirò tutto al programma di Nunzia De Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato… lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca”.

“Il problema è che questi giocatori sono malati, la ludopatia è una dipendenza come la coca, sono sfruttati dal sistema… giocano prima alle slot, a blackjack, poi le bische e diventano vittime della malavita. Io so di questi ma ce ne saranno molti altri”, ha aggiunto Corona.

Intanto va avanti l’inchiesta della Procura di Torino, secondo cui ci sarebbero puntate su piattaforme digitali che in certi casi si avvicinerebbero al milione di euro. Fagioli è già stato sentito dagli investigatori. Per Zaniolo e Tonali non sembra essere imminente la convocazione a palazzo di giustizia, dopo che giovedì, ricevuta la visita della polizia a Coverciano, hanno lasciato il ritiro azzurro. La Juventus intanto ha precisato in una nota che in merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione “non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della Figc”.

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