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L’ambasciatore dei Mondiali in Qatar: “L’omosessualità è una malattia mentale”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 8 Nov. 2022 alle 12:16

Ambasciatore Mondiali Qatar: “L’omosessualità è una malattia mentale”

A poco più di 10 giorni dall’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar scoppia la polemica per le dichiarazioni di Khalid Salman, ambasciatore dell’evento al via il 20 novembre, che ha definito l’omosessualità una “malattia mentale”.

Intervistato dalla tv tedesca Zdf per il documentario Geheimsache Qatar (Qatar segreto), in onda nella serata di martedì 8 novembre, Khalid Salman, ex calciatore che ricopre il ruolo di ambasciatore dei Mondiali, ha dichiarato: “l’omosessualità è un danno mentale” aggiungendo che “bisogna accettare le nostre regole qui”.

Salman, dunque, ha definito “haram”, ovvero proibita, l’omosessualità in Qatar. Subito dopo le dichiarazioni dell’ambasciatore del Qatar l’intervista è stata bloccata dal Comitato Organizzatore della Coppa del Mondo.

“Molte cose arriveranno nel Paese durante i Mondiali. Per esempio, parliamo di gay – aveva affermato Salman – La cosa più importante è che tutti quelli che accettino di venire qui accettino anche le nostre regole”.

L’ambasciatore dei Mondiali, quindi, ha sottolineato i “problemi con i bambini che vedono i gay” perché, a suo dire, “imparerebbero qualcosa che non va bene”.

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