L’inedito con cui Levante si esibirà questa sera a Sanremo, “Vivo”, racconta un argomento considerato ancora un tabù, e che le ha attirato – sui social – diverse critiche: la depressione post parto.
“L’ho scritta tre settimane dopo il parto. Ero a casa, dentro la mia tristezza. Mi ricordo che ero in vestaglia e che avevo poco tempo per scrivere. Quello che dico in Vivo è un desiderio, un elenco di desideri. Io volevo uscire dal mio buio”, ha detto la cantante in un’intervista a Vanity Fair.
Il tema generale della depressione è sviscerato in diverse canzoni del Festival: “Il momento che abbiamo vissuto non ci ha aiutato, ha stroncato l’entusiasmo e ha cambiato repentinamente la vita a tanti”, afferma la cantante, in riferimento alla pandemia.
Ma nel suo testo c’è anche “il sogno erotico”, inteso come “sessualità, uno slancio, una pulsione animalesca, una cosa bella”. La canzone portata alla rassegna è il primo inedito dell’album Opera futura che vedrà la luce il 17 febbraio.
“Sono dieci tracce che partono da Invincibile, brano che avrei voluto portare in gara a Sanremo 2020, ma non era finito. Non riuscivo a trovare il ritornello. E scelsi Tikibombom”.
In copertina c’è lei che sostiene un cigno bianco, su fondale verde. “Questo colore perché del futuro non so niente, eccetto la speranza. Con il verde ho potuto proiettarmi dove desideravo”.