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Chi è Sagitta Alter, la moglie che Gigi Proietti non sposò mai

Di Antonio Scali
Pubblicato il 2 Dic. 2020 alle 17:47

Chi è Sagitta Alter, la moglie che Gigi Proietti non sposò mai

Sagitta Alter è la donna che per circa sessant’anni è stata compagna di vita di Gigi Proietti, tanto da poter essere considerata di fatto come una moglie. Una presenza costante ma discreta, poco avvezza alle luci e ai clamori del mondo dello spettacolo. ma chi è Sagitta Alter? Qual è la sua carriera, il suo lavoro, l’età della moglie di Gigi Proietti? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il grande attore romano in una recente intervista aveva risposto alla domanda che in molti negli anni si sono posti: come mai i due non si sono mai sposati? “Non ci tenevamo particolarmente al matrimonio quando eravamo giovani, ma non lo escludiamo. Chissà, magari un giorno ci guarderemo e ci verrà voglia di compiere anche questo passo, anche se il traguardo più bello, quello di costruire una famiglia unita, siamo già riusciti a realizzarlo”. Gigi Proietti e Sagitta Alter, anche se non si sono mai sposati, hanno avuto due bellissime figlie: Susanna e Carlotta.

Il loro amore è durato ben 58 anni. Una vita insieme, a cominciare da quando nell’estate del 1962 Sagitta e Gigi si sono incontrati a Roma. Lei una guida turistica svedese in viaggio in Italia, lui un attore che muoveva i primi passi nel cinema, a soli 22 anni. Un colpo di fulmine, tanto che Sagitta dopo quell’incontro non fece più ritorno in Svezia.

Negli anni non sono mai finiti sulle rivisti di gossip, segno di un amore profondo e sincero. Nonostante l’indiscussa popolarità del marito, Sagitta Alter ha sempre preferito vivere a riparo dalle luci della ribalta. Una presenza costante e discreta, fino alla fine. Come detto, Sagitta e Gigi Proietti hanno avuto due figlie: Susanna e Carlotta, di 42 e 37 anni, entrambe lavorano nel mondo dello spettacolo, la prima come costumista e scenografa, la seconda come cantautrice e attrice.

“I miei primi ricordi sono tutti uguali — aveva raccontato Susanna —: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano. Mi dava fastidio, a più di uno avrei dato un morso. Faceva strano perché dentro casa eravamo una famiglia davvero normale, ma quando uscivamo eravamo circondati da scocciatori, dal mio punto di vista, che volevano l’autografo”.

Carlotta ha spiegato con un simpatico aneddoto come andavano le cose in casa: “Mamma era davanti la porta, scura in volto. “Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi. E adesso a papà glielo dici tu”. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio. “Devo confessarti una cosa, papà”. Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo. ‘Dimmi, amore di papà, che c’è?”. “Ecco, vedi… Stamattina a scuola mi hanno scoperta a fumare una sigaretta”. Sorpreso mi domandò: ‘E perché, non si può fumare a scuola?’”.

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