Report: anticipazioni della puntata, in onda stasera 22 giugno 2025 su Rai 3
Questa sera, domenica 22 giugno 2025, va in onda in prima serata la nuova stagione di Report, il programma d’inchieste giornalistiche in onda su Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci. Tanti gli argomenti affrontati anche in questa puntata, a partire dalle ore 20,30. Di seguito le anticipazioni e i servizi della puntata di Report, in onda domenica 22 giugno 2025 su Rai 3.
I servizi e le inchieste di stasera
Pronto Soccorso intasati e lunghe attese per fare una ecografia sono ormai la norma. Ma come andrebbero le cose se ci fosse un filtro sul territorio? Cioè medici di famiglia e strutture di comunità che gestiscono malati cronici, patologie minori e soprattutto che fanno prevenzione? Domande al centro dell’inchiesta “Case senza comunità” di Giulio Valesini, Lidia Galeazzo e Cataldo Ciccolella, con la collaborazione Alessia Pelagaggi, che apre “Report”, in onda domenica 22 giugno alle 20.30 su Rai 3 e RaiPlay. In ballo ci sono i soldi del PNRR e dei fondi complementari, la missione 6 con 18,4 miliardi investiti per una continuità assistenziale 24h al giorno tutta la settimana: ambulatori specialistici e medici di base, pediatri, servizi sociali e infermieristici. Sarebbero utili perché in molte zone c’è una grave carenza di medici di base: siamo passati da 46.000 unità nel 2013 a circa 38.000 oggi. Ma le Case previste dal PNRR rischiano di essere vuote e poco operative e c’è chi già pensa a fare le Case di comunità private. Report ha indagato sul territorio delle più importanti regioni italiane per vedere quali servizi vengono davvero erogati ai cittadini.
A seguire, “Palazzo Chigi Hospital” di Chiara De Luca, con la collaborazione di Eleonora Numico e Carlo Tecce. A Palazzo Chigi c’è il Presidio sanitario più invidiato d’Italia: 4 medici dirigenti, 9 infermieri e 13 amministrativi, due oculisti e un medico del lavoro per alcune ore settimanali più una convenzione con l’ASL per medici rianimatori con uno costo di 2 milioni e 300 mila euro l’anno. A dirigere il Presidio fino a qualche settimana fa è stata la Dottoressa Brunella Vercelli che è anche medico di base a Roma. Report è andato a verificare se i pazienti comuni sono stati trattati come gli inquilini di Palazzo Chigi.
Paolo Mondani, con la collaborazione di Roberto Persia, propone “Mori va alla guerra”. Mentre proseguono le indagini sulla pista nera a Caltanissetta, Report aggiunge una testimonianza sulla presenza di Stefano Delle Chiaie in Sicilia a ridosso della morte di Giovanni Falcone. A Roma, invece, continuano i lavori della Commissione parlamentare antimafia che concentra la sua attività sul dossier mafia appalti. Nelle ultime audizioni, il generale Mori e il colonnello De Donno hanno sostenuto che proprio il dossier mafia e appalti sarebbe dietro l’accelerazione della morte di Paolo Borsellino, lanciando accuse ai magistrati della procura di Palermo quali responsabili morali della sua morte. Report propone una testimonianza che racconta quanta influenza avrebbero avuto il generale Mori e il colonnello De Donno sui lavori della Commissione Antimafia.
Poi, “Alla corte del Faraone” di Daniele Autieri con la collaborazione di Andrea Tornago e Alessandra Teichner. L’inchiesta ricostruisce le dinamiche di potere che hanno consolidato il legame profondo tra Italia e Egitto e tra il Paese guidato dal Presidente Al-Sisi e l’Unione Europea. Una delle voci autorevoli è quella del Ministro del Turismo Egiziano, Sherif Fathy, che rilascia a Report un’intervista esclusiva nella quale risponde sui rapporti politici tra il governo Meloni e il governo Al-Sisi. L’inchiesta rivela anche i retroscena della decisione politica che ha portato all’inserimento dell’Egitto nella lista dei “Paesi sicuri” nonostante il presunto coinvolgimento di membri degli apparati di sicurezza egiziani nel rapimento, nelle torture e nell’assassinio di Giulio Regeni.
E ancora, “Luci spente a San Siro”, di Luca Chianca con la collaborazione di Alessia Marzi. Il 3 ottobre del 2017, dopo che il Milan di Berlusconi era stato da poco venduto a Mr. Lì per 740 milioni di euro e l’Inter era già nelle mani del gruppo cinese Suning, il sindaco Sala ufficializza la volontà di ristrutturare lo stadio San Siro. È l’inizio di una telenovela che ci accompagna da quasi 8 anni e che a breve potrebbe terminare, con la vendita alle due squadre dello stadio e dell’area circostante per costruire un hotel, un centro commerciale e un nuovo impianto per aumentare i posti riservati dedicati ai tifosi. Chi realmente beneficerà della vendita è ancora un mistero, ma il sindaco tratta da 8 anni in via esclusiva con le squadre. Di sicuro c’è un profondo interesse tra la società Hynes, che qualche anno fa ha comprato l’area dell’ex-trotto accanto allo stadio per realizzare immobili, e il nuovo progetto presentato ufficialmente dalle due squadre.
Per “Lab Report”, infine, “AAA Ucraina vendesi” di Manuele Bonaccorsi e Chiara D’Ambros, con la collaborazione di Madi Ferrucci. L’Ucraina piegata dalla guerra rischia di vedersi sottratte le sue principali risorse: i terreni agricoli e i minerali. Non solo dalla Russia, che ha conquistato con le armi un terzo del territorio ucraino. Ma anche dagli alleati occidentali. Trump ha imposto un accordo che prevede la gestione del 50% delle royalties su qualsiasi nuova estrazione mineraria, con l’obiettivo di controllare materiali strategici per l’industria della difesa. E il Fondo monetario internazionale ha chiesto e ottenuto di liberalizzare la vendita delle terre agricole. Mentre gli agricoltori sono impegnati al fronte, poche grandi compagnie, spesso con sede in Europa e negli USA, si espandono e controllano ormai centinaia di migliaia di ettari di terreno fertile. Un modello di agroindustria che rischia di svuotare le campagne e di impoverire milioni di piccoli contadini.
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