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Chi è Renato Daretti, istruttore capo de La Caserma

Di Marco Nepi
Pubblicato il 27 Gen. 2021 alle 17:47

Chi è Renato Daretti, istruttore capo de La Caserma

Chi è Renato Daretti, l’istruttore capo de La Caserma? Il nuovo docu-reality di Rai 2 vede ventuno ragazzi seguire un percorso di formazione militare, tra rigide regole da rispettare. Parole d’ordine saranno disciplina, doveri, convivenza, addestramenti e dure esercitazioni. I concorrenti sono “affiancati” da alcuni istruttori professionisti che rispondono all’istruttore capo, Renato Daretti. Tutti gli istruttori sono di estrazione militare. Ecco chi è l’istruttore capo de La Caserma Renato Daretti.

Si tratta del presidente dell’Associazione Nazionale Incursori dell’esercito e presidente del corso per Advanced Training Solutions (ha allenato gli astronauti italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti). L’istruttore capo de La Caserma Renato Daretti inoltre è stato il Luogotenente del 9° reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin di Livorno.

La Caserma: cosa è e come funziona

Il programma (che non ha alcuna collocazione temporale) è un mix tra romanzo esperienziale e adventure, con l’idea di raccontare i ventenni del 2020 che gli autori del programma descrivono come “una generazione profondamente matura, capace di leggere la tradizione, proiettarsi nel futuro e ben consapevole di se stessa”. Tra i 18 e i 23 anni, i protagonisti sono ragazzi “comuni”. Studenti, lavoratori o appartenenti alla sempre più nutrita categoria dei neet, i giovani inattivi che non studiano e non cercano un lavoro. Attraverso un training ispirato alla disciplina militare, si troveranno ad affrontare duri addestramenti, percorsi ginnici, corse zavorrate, camouflage, escursioni in esterna, e poi suggestive arrampicate e spettacolari traversate di un ponte tibetano. Questi giovani avranno dunque trenta giorni per superare i propri limiti, per crescere e diventare un po’ più adulti. Scopo del programma sarà la formazione di un gruppo solidale e unito: ciascuno dei protagonisti dovrà sviluppare il “senso del fare” – sfruttando le capacità  e superando le divergenze – per un unico obiettivo, essere una squadra.

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